Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione presentata dal capogruppo di Voce Siciliana al consiglio comunale di Agrigento Alessandro Patti.
Apprendo dagli organi di stampa che l’assemblea dei soci del Cupa, indetta per il 19 marzo u.s. e volta a rinnovare gli organi apicali del consorzio, è andata deserta (ma solo formalmente), giacchè “il Presidente della Provincia vuole mettere in discussione tutto, sia i nomi del CdA sia quello dello stesso Presidente, Prof.ssa Maria Immordino, nonché il ruolo di socio del Comune di Agrigento”. Tutto ciò, nonostante un impegno impellente e fondamentale per le sorti del Consorzio, quale la firma a breve termine della convenzione con l’Ateneo di Palermo, che dovrebbe tracciare il futuro dell’offerta formativa e prevedere una spesa aggiuntiva di circa un milione di Euro, cui andrebbe sommato il debito del Comune di Agrigento, ammontante ad oltre un milione di Euro.
Tutto ciò rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Università ad Agrigento; ed è inutile ribadire ancora una volta che lo sviluppo e la crescita della nostra città non possono prescindere dalla presenza sul territorio di un polo universitario, che andrebbe anzi rivitalizzato, potenziato, nonchè politicamente e logisticamente ubicato nel cuore pulsante della città.
Ma la vera grande anomalia con cui oggi siamo costretti a fare i conti, è costituita dal fatto che, in un momento così cruciale, la parte del leone debba farla il decadendo Presidente di un Ente moribondo, qual è la Provincia Regionale. Abolite le Province, che fine farà il Cupa? Quale sarà il nuovo assetto societario? Il Governo regionale è pronto a spendersi in direzione del mantenimento in vita ed anzi del potenziamento del polo universitario agrigentino? Ed il Comune di Agrigento, che si vorrebbe ridurre al rango di socio ammutolito dai debiti, quale ruolo intende ritagliare per sé?
Alla luce di questi – e tanti altri – interrogativi, ritengo assolutamente necessario ed improcrastinabile investire della questione il Sindaco di Agrigento, affinchè dica una volta per tutte se il Polo Universitario in città è, per la sua Amministrazione, una delle priorità assolute e quali azioni intende intraprendere. Ricordo che è in corso all’ARS la sessione di bilancio e che è quindi il momento propizio per valutare la fattibilità di partecipazioni finanziarie da parte della Regione, in sostituzione della decapitanda Provincia Regionale.
Da parte mia, del gruppo consiliare che ho l’onore di presiedere e dell’intero movimento Voce Siciliana, con in testa l’On. Michele Cimino, posso garantire che manterremo desta l’attenzione sulle sorti del nostro Consorzio Universitario e che ci batteremo anzi per il suo potenziamento.