Una Pasqua infiammata quella appena trascorsa ad Aragona. L’argomento che ha tenuto banco tra le vie della città, infatti è stato molto scottante dato che ha riguardato la polemica sull’aumento dell’indennità del Sindaco Totò Parello.
La questione ha fatto discutere non poco la cittadinanza, visto il clima di austerity e di rigore che si respira nel paese, soprattutto dopo l’introduzione da parte delle nuova Amministrazione: dell’addizionale comunale, della revisione delle aliquote IMU cha hanno portato al massimo le aliquote sulla seconda casa e l’abbonamento degli autobus per gli studenti pendolari – adesso – a carico delle famiglie.
Il gruppo consiliare d’opposizione “Amiano Aragona”, che sull’argomento ha diffuso un manifesto che continua a far discutere, motiva la sua contestazione affermando che: “Il sindaco Parello da gennaio 2013 percepisce un’ indennità 2530,00 euro, mentre il Sindaco della precedente Amministrazione percepiva un’indennità di 1180,00 euro. L’attuale primo cittadino – continua il manifesto – “Interpellato sul punto nel consiglio comunale del 21/03/2013 ha negato che ci sia stato l’aumento”.
Dopo la divulgazione del manifesto, non è tardata la risposta di Parello il quale attraverso una lunga lettera pubblica ai suoi concittadini ha affermato che: dal giorno 8 maggio 2012
( data del suo insediamento) fino al mese di dicembre 2012 ha percepito un’indennità pari a quella della precedente Amministrazione che ammontava a circa 1200,00 euro mensili.
Ma con il D.P:R. del 06/11/2012, a seguito del censimento della popolazione effettuato nel 2011, Aragona veniva posto tra i Comuni sotto i 10.000 abitanti per cui la sua indennità sarebbe transitata da 3529,26 euro lordi a 2773,00 euro.
Chiaramente – afferma Parello – “Volendo mantenere le riduzioni effettuate in passato dalle Amministrazioni precedenti per effetto della riduzione del numero degli abitanti avrei dovuto diminuire l’indennità mensile di un ulteriore 30% con il risultato che l’indennità sarebbe diventata circa 800,00 euro mensili. Considerato che facendo esclusivamente il Sindaco a tempo pieno ho dovuto chiedere l’aspettativa al comune di Comitini e di conseguenza rinunciare allo stipendio, nel mese di Dicembre ho chiesto alla Responsabile dell’Ufficio Ragioneria di pagarmi l’indennità di carica facendo riferimento all’indennità prevista dalla legge per i Sindaci dei comuni sotto i 10000 abitanti, che è pari a 2773,00 mensili al lordo delle ritenute ed il cui netto è pari ad euro 1700,00 circa. Questa è l’indennità che mi spetterà e mi sarà erogata dal mese di Gennaio in avanti.
Bisogna a questo punto precisare che tale indennità è comprensiva di ogni spesa ovvero: non ho telefoni cellulari di servizio pagati dal Comune, mi sposto per motivi istituzionali con automezzo di mia proprietà e non ho mai richiesto alcun rimborso per missioni o benzina al Comune, provvedo personalmente a pagare le spese di rappresentanza istituzionale”.
Dunque, secondo Parello, non ha aumentato l’indennità, bensì non ha praticato la riduzione del 30% – come le precedenti Amministrazioni – in quanto questa è comprensiva delle spese istituzionali.
Quindi la sua indennità di carica è transitata da circa 1200,00 euro per l’anno 2012 a circa1700,00 euro… comprese spese istituzionali.

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