“Il Governo della Regione assuma un urgente provvedimento per l’immediata operatività del Grand Hotel e una precisa determinazione sul bando di valorizzazione delle Terme”. È quanto sollecita il sindaco Fabrizio Di Paola al Governo regionale in una lunga lettera indirizzata al presidente Rosario Crocetta, all’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi, a Sviluppo Italia Turismo e, per conoscenza, anche al liquidatore della società Terme Carlo Turriciano. Il sindaco Di Paola chiede anche di essere convocato a Palermo in un apposito incontro.
Il sindaco Fabrizio Di Paola manifesta la propria preoccupazione per la mancata apertura dell’albergo e sollecita il governo a “predisporre con urgenza quanto necessario per avviare l’operatività di tutte le strutture termali in vista dell’imminente stagione turistica”, così come peraltro già chiesto nella lettera inviata due settimane fa.
“Nella nota del 22 marzo 2013, – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola – si chiedeva di consentire la prosecuzione dell’attività, anche nella vigenza dell’attuale regime, al fine di programmare e assicurare l’apertura delle strutture termali. Tutto ciò nelle more che si concluda il processo di valorizzazione. Al liquidatore dovrebbe essere consentito, così come accordato negli anni scorsi, di reclutare il personale necessario al regolare funzionamento degli stabilimenti, come condizione indispensabile per il mantenimento dell’integrità e funzionalità del patrimonio delle Terme di Sciacca. Così non ci risulta. Da un incontro intercorso con il liquidatore si é appreso che ancora questi non è stato messo nelle condizioni di proseguire l’attività. La mancata apertura dell’albergo, legato all’attiguo stabilimento termale, rappresenta un gravissimo danno di immagine per la città di Sciacca, all’integrità del patrimonio e di natura economico-occupazionale, in un momento, come quello attuale, di crisi e di disagio sociale”.
Il sindaco Fabrizio Di Paola ritorna anche sulla questione del bando, dicendosi colpito su quanto accaduto nei giorni scorsi e per il quale chiede un chiarimento: “Il 28 marzo 2013 è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse a seguito del bando emesso dalla Regione Siciliana nel dicembre 2012 per “l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca nonché le attività accessorie e complementari”. Non si hanno ancora notizie sulle proposte presentate e non si è ancora avuto formale riscontro alla richiesta di proroga dei termini formulata dal sottoscritto con nota trasmessa in data 22 marzo 2013 (prot. 1232/gab) al fine di dare una risonanza internazionale al bando, di raggiungere e suscitare il giusto interesse di tanti importanti operatori del settore, di provata esperienza nel settore termale e del benessere. Le Terme, come patrimonio storico-identitario, sono saldamente legate alla Città di Sciacca. Il loro affidamento in mani serie, professionali e sicure, rappresenta una garanzia non solo per il futuro delle stesse Terme ma anche per il rilancio di un intero territorio, da un punto di vista sia economico che sociale. Non avendo avuto riscontro alla nota del 22 marzo, si è appreso, consultando il sito istituzionale della Regione Siciliana, nella pagina dell’Assessorato regionale all’Economia, che la proroga è stata in un primo momento concessa, – così come dal sottoscritto richiesto – ma dopo neanche qualche giorno la stessa proroga è stata revocata. Con D.R.G. n. 661 datato 27 marzo 2013, a firma del Ragioniere Generale, si concede una proroga di 90 giorni “a decorrere dalla data di scadenza originariamente fissata” e si nomina il Responsabile del Procedimento. Con Successivo D.R.G. n 712 datato 2 aprile 2013, il Ragioniere Generale revoca in autotutela la proroga di 90 giorni confermando solo la nomina del Rup”.