Sarà inaugurata il prossimo 18 aprile, alle 17, l’esposizione “Musica e Archeologia – Immagini, reperti e strumenti musicali nel Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ di Agrigento”. Interverranno Mariarita Sgarlata, assessore ai Beni Culturali, Sergio Gelardi, dirigente generale del Dipartimento Beni culturali, Gabriella Costantino, direttore del Museo Archeologico Regionale di Agrigento, il sindaco Marco Zambuto, Maria Immordino, presidente del Polo Universitario, Lucio Melazzo, direttore del Centro di Gestione del Polo didattico di Agrigento, Oscar Belvedere, presidente del corso di laurea magistrale in Archeologia dell’Università degli studi di Palermo, sede di Agrigento, Ettore Castorina coordinatore dei Poli decentrati dell’Università degli studi di Palermo e Salvatore Moncada, presidente della Fondazione AGireinsieme.

Dopo i saluti delle autorità, i lavori saranno introdotti da Angela Bellia, docente del Laboratorio di Archeologia musicale, mentre gli studenti dei corsi di laurea in Beni culturali, Beni culturali archeologici e Archeologia dell’Università degli studi di Palermo, sede di Agrigento, presenteranno le scene musicali raffigurate nelle ceramiche attiche ed italiote conservate nel Museo di Agrigento. Lo studio è stato realizzato con l’ausilio di un laser scanner in 3 D messo a disposizione dalla Fondazione AGireinsieme.

Nel Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento sono conservati, come spiega la dottoressa Bellia “reperti di interesse musicale, ceramiche, terrecotte figurate, bronzi, provenienti dai santuari, dalle necropoli e dall’abitato di Akragas e del suo territorio che costituiscono una preziosa testimonianza di aspetti della cultura e della società greca in relazione alla musica. È soprattutto attraverso l’iconografia – aggiunge – che oggi siamo in grado di conoscere, non solo gli strumenti musicali utilizzati nell’antichità, ma anche il ruolo di un’immagine o di una scena musicale e le motivazioni che hanno portato alla sua produzione. Spingendosi oltre il semplice piano figurativo, è dunque possibile conoscere luoghi e contesti dove la musica veniva praticata, nonché la funzione rituale e sociale della musica, oltre che quella simbolica e comunicativa”.

L’esposizione tematica sarà visitabile fino al 31 maggio e si svolge in un percorso articolato all’interno delle sale museali, in particolare le sale III (collezioni vascolari), XI (necropoli), XIV (territorio della provincia di Agrigento) e XVII (territorio della provincia di Caltanissetta), dove didascalie appositamente inserite sulle vetrine indicheranno la presenza dei reperti inerenti la musica.

I lavori per l’esposizione sono stati coordinati dal direttore del Museo, Gabriella Costantino; l’allestimento è a cura di Tommaso Guagliardo, Donatella Mangione e Giuseppe Alongi; i testi sono di Angela Bellia.