Ulteriori problemi in arrivo per i cittadini in seguito ai tagli dei trasferimenti alle Province da parte della Regione Siciliana. Stavolta è a rischio il servizio di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le centraline della Provincia Regionale, che, in attesa del subentro dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, continua a rilevare i dati per non interrompere il servizio. Nel mese di marzo, infatti, si era tenuto a Palermo un tavolo tecnico tra dirigenti e tecnici dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA) e della Provincia Regionale di Agrigento, per illustrare il nuovo Programma Regionale di Valutazione della Qualità dell’Aria, ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo 155 del 2010. Una riunione, peraltro, richiesta alla fine del 2012 dalla stessa Provincia Regionale per definire i tempi di acquisizione, da parte della Regione Siciliana, delle centraline che faranno parte della nuova rete regionale.
Analizzando la rete di monitoraggio della qualità dell’aria, e in assenza di elementi certi sulla tempistica del passaggio della gestione all’ARPA, era stato concordato che la Provincia Regionale si sarebbe fatta carico della manutenzione della propria Rete in quanto non era possibile interrompere il monitoraggio della qualità dell’aria. “Si era anche deciso – osserva l’Assessore Provinciale all’Ambiente Francescochristian Schembri – di procedere all’unificazione e alla ricollocazione di alcune centraline, in particolare quella di Porto Empedocle. Per tutti questi motivi la Provincia, attraverso l’azione del Settore Ambiente, aveva già redatto il progetto relativo all’affidamento del servizio di manutenzione della rete, approvato insieme al capitolato d’appalto. Il servizio dunque non sarebbe stato interrotto, ma adesso le cose, purtroppo, sono cambiate”.
Infatti, così come per altri due servizi assegnati alle Province dalla normativa in vigore, e cioè pulizia delle spiagge e salvataggio e sorveglianza sulle stesse, in mancanza di risorse finanziarie la Provincia sarà costretta ad interrompere il monitoraggio della qualità dell’aria. Il Presidente D’Orsi e l’Assessore Schembri hanno già inviato una nota ufficiale in questo senso all’Assessorato Regionale all’Ambiente e all’ARPA , e per conoscenza ai Ministeri della Salute e dell’Ambiente, al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Ambiente.
“La Provincia sta tuttora producendo il massimo impegno nel monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le competenze attribuitele dalla normativa – dice il Presidente D’Orsi – e in cambio la Regione ci taglia i fondi, destinati peraltro ad un servizio attribuito dalla legge e che la Provincia stava continuando in attesa che l’ARPA comunicasse di essere in grado di subentrare in queste competenze. L’ARPA non è ancora pronta, ma noi, a questo punto non possiamo fare altro che prendere atto della situazione, interrompendo il servizio, pur nella consapevolezza del possibile danno alla salute dei cittadini”.