Riceviamo e pubblichiamo
Il capogruppo di Cantiere Popolare, Giovanni Civiltà, con una nota stampa interviene sul grigio operato dell’amministrazione comunale.
L’esecutivo di Palazzo dei Giganti del secondo governo Zambuto insediatosi nel mese di giugno del 2012 costituito in parte da esponenti della società civile, dirigenti scolastici, affermati medici, eccellenti avvocati ed in parte da rispettabili consiglieri comunali (così come stabilito dalla nuova legge elettorale) nel corso di questo lungo ed infruttuoso arco temporale, sono undici i mesi trascorsi dall’inizio del suo insediamento ad oggi, si è distinto solo per inerzia, inesperienza ed incapacità a gestire la cosa pubblica della città di Agrigento. Il risultato della scarsa attitudine all’attività amministrativa appare evidente; è sotto gli occhi di tutti. La città sembra essere paralizzata dal vuoto di azione politica di chi la governa e dalla mancanza di idee di chi l’amministra. Assistiamo- continua Civiltà- disarmati al dilagare del fenomeno del commercio abusivo che ha occupato per intero luoghi in un lontano passato riservati al passeggio domenicale delle famiglie agrigentine; allo stato di degrado ed abbandono in cui versano le periferie della città; alla mancanza delle più elementari norme di sicurezza delle strutture sportive; alla mancata attenzione delle fasce sociali più deboli. È’ una giunta che con il suo Sindaco, per timore di subire gli attacchi di una opposizione matura e costruttiva ha sempre disertato i lavori di Aula Sollano, mancando di interagire per propria volontà con il Consiglio Comunale. Un esecutivo che con i suoi dirigenti non ha mai inciso sulla rinascita economica e sullo sviluppo urbanistico della città dei templi, lasciando inalterata la situazione di precarietà economica di centinaia di lavoratori che rivendicano, dopo anni umilianti e di false promesse, la stabilizzazione da parte di chi, da più di un decennio, governa con la menzogna la città dei templi. Si è conosciuta in questi mesi un’amministrazione arroccata su posizioni conservatrici, un esecutivo chiuso nelle segrete stanze del palazzo comunale lontano dalla difficile quotidianità di migliaia di famiglie agrigentine disperate dal loro stato di indigenza. Non una sola opera è stata realizzata, non un solo intervento economico è stato programmato, non un solo problema in questi mesi di immobilismo è stato risolto. Continuano a permanere nell’indifferenza di una città che con il Sindaco Zambuto sembra ormai lanciata, come Wile Coyote, in una folle corsa verso il baratro: l’inquinamento a mare della fascia costiera del litorale san leonino; la mancata manutenzione delle strade nonostante i suoi continui proclami e i numerosi ed indifferenti annunci; la pericolosità degli edifici scolastici che mettono a repentaglio la vita di centinaia di bambini così come accaduto alla scuola elementare delle Tortorelle; la mancanza di strategie e programmazione nel settore turistico alberghiero che dovrebbe rappresentare l’architrave dell’economia del territorio e far uscire Agrigento dalle sabbie mobili in cui l’ha condotta chi si vantava di essere un tempo l’uomo nuovo il volto pulito di una diversa generazione di giovani politici. È questo il quadro simil lunare che si presenta ai poveri e sempre più disperati residenti agrigentini, è questo il risultato di undici mesi dell’eterodiretta amministrazione Zambuto la cui prima delibera ricordiamolo aveva ad oggetto, non lo sviluppo del territorio, non l’economia della città: bensì l’urgente ed indifferibile ripristino dell’indennità di carica del primo cittadino e della sua giunta (aumento al massimo dell’indennità spettante per legge e successiva e astuta riduzione del 20%) . Da Giugno ad oggi la Giunta di palazzo dei Giganti è costata alla città più di mezzo miliardo delle vecchie lire gravando fortemente, in un momento in cui la città rischia il dissesto finanziario, sul bilancio delle famiglie agrigentine e sulle asfittiche casse comunali. In forza del momento economico che l’intera nazione sta attraversando e che vede molti cittadini di Agrigento azzerare la propria capacità lavorativa perdendo la propria impresa o trasferendo altrove la propria azienda chiediamo, umilmente e con grande senso di responsabilità come sempre fatto dai banchi dell’opposizione, agli Amministratori di questo comune, in virtù anche dei loro modesti risultati raggiunti, di operare coerentemente con quanto fatto dal precedente consiglio comunale (delibera n° 177 del 29 novembre del 2011) una immediata riduzione del 50% delle indennità attualmente percepita dall’amministrazione attiva. Si potrà così contribuire, anteponendo gli interessi generali agli interessi personali il più delle volte rispondenti ad interessi meramente economici, alla creazione di un fondo per finanziare le numerose famiglie bisognose della città dei templi.