La qualità architettonica ed il quadro normativo sono al centro dell’evento che domani, 10 giugno 2013, dalle 16.30, sarà ospitato a Casa Sanfilippo, sede del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, in via Panoramica dei Templi.
Ma non solo. Il convegno, organizzato grazie alla sinergia dell’Ente Parco, dell’Ordine provinciale degli architetti e della Fondazione architetti nel Mediterraneo, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti, riunisce attorno allo stesso tavolo diverse personalità di prestigio, tra cui il famoso architetto Franco Purini, per affrontare nel corso del dibattito la necessità di offrire possibilità di inclusione nel mondo del lavoro ai giovani architetti ed ai professionisti che non siano titolari di uno studio di dimensioni imprenditoriali. Professionisti che, in atto, sebbene in grado di produrre architettura di qualità, non trovano spazio nel mercato. Uno dei temi principali sarà, infatti, il rilancio del concorso di progettazione quale strumento ideale di una selezione che deve puntare alla qualità del progetto, e non al fatturato del professionista o al ribasso del suo onorario, per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria.
“Stiamo ricevendo da parte degli architetti agrigentini una serie di segnali positivi che ci incoraggiano a proseguire in questa nostra azione di stimolo del dibattito sul lavoro – ha detto il presidente dell’Ordine provinciale degli architetti, Giuseppe Mazzotta -. E’ necessario portare a vanti iniziative concrete che riescano a coniugare l’esigenza di creare nuovi sbocchi occupazionali per i professionisti dell’area tecnica, non abbandonando la prerogativa che contraddistingue il fare degli architetti: la bellezza”.
“Coglieremo l’occasione – afferma Rino La Mendola – per alimentare il dibattito su come mettere in rete le maggiori risorse culturali del territorio agrigentino, valorizzando il Parco della Valle dei templi quale elemento di aggregazione territoriale tra il centro storico e la costa, con l’obiettivo di trasformare quel turista di transito che oggi visita la valle e riparte alla volta di località turistiche meglio organizzate, in un turista stanziale portatore di interessi economici diffusi, che sia attratto non solo dai templi, ma anche da un centro storico riqualificato e valorizzato e da un litorale attrezzato per le attività turistico-balneari”.
Per Giuseppe Parello, direttore del Parco Archeologico di Agrigento, bisogna “stabilire un colloquio rispettoso ma fecondo tra l’architettura classica e quella contemporanea. La storia continua e non si può interrompere. In questo quadro, dovendo realizzare una piccola infrastruttura quale la passerella pedonale per collegare le aree del tempio di Eracle e del tempio di Zeus, ci sembrava giusto sperimentarlo attraverso processi di qualità quali i concorsi. Si tratta e si tratterà di interventi e piccole infrastrutture connessi alla fruizione, che miglioreranno quindi anche la “vivibilità” della Valle che godrà, così, di azioni di qualità. In tal senso abbiamo già intrapreso diverse iniziative, tra le quale il Workshop di progetto e costruzione istantanea che aveva come obiettivo la costruzione di uno spazio dedicato alla lettura e allʼascolto allʼaperto, in un processo finalizzato ad integrare il livello economico e tecnico con quello della qualità architettonica e paesaggistica volta ad immaginare e prefigurare nuovi modi di abitare”.
Dopo i saluti di Giuseppe Parello, direttore del Parco Archeologico di Agrigento, e Giuseppe Mazzotta, presidente Ordine provinciale architetti P.P.C., la tavola rotonda prevede gli interventi di Maria Grazia Bellisario, dirigente del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Biagio Cantisani, presidente Ordine Architetti della provincia di Catanzaro, Pietro Fiaccabrino, direttore della rivista Aa, Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti e presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, Pietro Meli, già soprintendente Bb.cc.aa. di Agrigento, dell’“archistar” Franco Purini, della Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, e di Giovanni Francesco Tuzzolino, della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo.
A chiusura dei lavori è previsto un ‘cocktail nella Valle’.