Riceviamo e pubblichiamo la nota di risposta di Girgenti Acque al sindaco di Agrigento Marco Zambuto
“Saremmo ben lieti di ottemperare a quanto disposto dal sindaco Zambuto con l’ordinanza emessa il 28 giugno scorso e, di conseguenza, dare finalmente il via alle attività per la realizzazione degli investimenti, utilizzando mezzi e risorse come da finalità statutarie della Società di gestione del Servizio idrico integrato. Premesso che il ritardo sull’approvazione della tariffa, del piano di investimenti, la legge sulla gestione delle acque e la mancanza di chiarezza politica, com’è noto a tutti, hanno notevolmente rallentato l’iter per la realizzazione delle opere, ci sembra appena il caso di spiegare quanto segue:
Il 6 giugno scorso, nell’ambito degli investimenti previsti dall’Accordo di programma quadro Stato – Regione, firmato nello scorso mese di febbraio e volto a superare le procedure di infrazione comminate dalla Comunità europea, sono stati esposti i progetti relativi alle opere necessarie per le reti fognarie e la depurazione delle acque reflue alla Commissione nominata dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
I progetti sono stati presentati per una verifica dell’efficienza e dell’efficacia degli stessi rispetto al vincolo dettato dalla Comunità europea. La Commissione ha ritenuto che tali progetti avessero idonei requisiti e ha espresso parere favorevole.
Ma attenzione: il parere della Commissione non si traduce con l’approvazione tecnico-amministrativa del progetto e l’inizio dei lavori.
In tal senso vorremmo precisare che l’avvio degli interventi non dipende dall’Azienda, avendo quest’ultima ottemperato a quanto di propria competenza, ma è subordinato a quanto previsto dalla normativa vigente nel campo dei LL.PP. e relativa approvazione tecnico-amministrativa da parte della Regione e degli altri Enti territoriali, tra i quali anche il Comune di Agrigento.
L’ordinanza del sindaco Zambuto, infatti, non dà alla Girgenti Acque alcuna deroga in merito
all’iter approvativo, amministrativo ed espropriativo per l’esecuzione di opere pubbliche, nello specifico:
L’accelerazione e/o eventuale deroga alle procedure per il vincolo preordinato agli espropri dei terreni interessati dai lavori;
Eventuale deroga per l’iter approvativo delle varie fasi progettuali, preliminari ed esecutive e i relativi pareri e approvazioni previsti dalla legge.
Per quanto sopra esposto, si comprende che anche con l’ordinanza del sindaco Zambuto, Girgenti Acque SpA non può operare fino a quando la Regione e gli Enti territoriali non avranno espletato l’iter che autorizza alla realizzazione delle opere e, quindi, si sblocchino i finanziamenti previsti dal Cipe, ai quali si aggiungerà la quota parte della Girgenti Acque.
Spieghiamo meglio: il finanziamento per la realizzazione delle opere è diviso in due quote parti:
il 70% del finanziamento (emesso con delibera Cipe il 30 aprile 2012) sarà disponibile solo dopo il completamento dell’iter tecnico e amministrativo e l’emissione del relativo decreto di finanziamento delle opere da parte della Regione Sicilia. Tale importo, inoltre, consentirà l’attivazione della quota parte che dovrà anticipare la Società di gestione.
Infine, non potendo ottemperare a quanto disposto dal sindaco Zambuto con l’ordinanza in questione, per le motivazioni sopra esposte, la Girgenti Acque SpA ha dato mandato all’Ufficio legale di verificare l’opportunità e/o la necessità di impugnare l’ordinanza”.