Marco Zambuto, offre una meravigliosa location al duo Dolce&Gabbana a cui difficilmente potrà dire di no.
In una nota il sindaco dell’antica Akragas interviene nella querelle scoppiata nei giorni scorsi tra il Comune di Milano e i due stilisti – tra cui il siciliano Domenico Dolce – dichiarandosi disponibile ad ospitare una sfilata griffata Dolce&Gabbana nella splendida cornice della Valle dei Templi.
“Siamo pronti – afferma Marco Zambuto – ad organizzare le sfilate della griffe tra le rovine degli antichi templi agrigentini. Non sollevo nessuna polemica con il sindaco Pisapia ma ritengo che questo sia il momento meno idoneo per criticare ed emarginare il mondo produttivo dell’Italia che funziona. Al contrario – aggiunge – credo che rientri tra le responsabilità di noi amministratori il dovere di esaltare e far crescere le eccellenze che il nostro Paese è in grado offrire. Per questo un grande evento di D&G all’ombra degli antichi templi di Agrigento sarebbe una cartolina per l’immagine internazionale dell’Italia”.
A scatenare la protesta dei due stilisti, che per tre giorni durante il weekend hanno tenuto abbassate le serrande delle boutique di Milano, le dichiarazioni dell’assessore milanese al commercio Franco D’Alfonso, che ha affermato di non voler concedere spazi pubblici di pregio alla coppia stilisti perché «condannati per evasione fiscale».
“Se Milano non vuole concedere spazi pubblici ai due geni del made in Italy – continua Zambuto – per loro sono apertissime le porte di Agrigento e della Valle dei Templi. Polemizzare con le aziende significa indebolirle, colpire la loro immagine internazionale e mettere a rischio posti di lavoro, spianando la strada alla concorrenza straniera. In un momento così delicato per gli equilibri del sistema Italia non ci possiamo permettere passi falsi”.