Dopo il successo delle scorse edizioni torna per il decimo anno consecutivo il Festival del Cinema archeologico “Valle dei Templi di Agrigento”, organizzato dal Parco Valle dei Templi con la collaborazione della rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e della Rivista “Archeologia Viva”. Tre serate, dal 05 al 07 Agosto, per ripercorrere sullo schermo i momenti più emozionanti della nostra storia. L’appuntamento è alle ore 21,00 presso l’area antistante il Tempio di Giunone, sede delle manifestazioni estive organizzate dal Parco Valle dei Templi. Ingresso libero.
Tutto pronto per il decimo appuntamento col grande cinema archeologico. Sotto il cielo dell’antica Akragas, apre i battenti la X edizione del Festival Valle dei Templi di Agrigento. A partire dalle 21,00 ogni sera, con ingresso libero, si potrà assistere ad una delle manifestazioni culturali più apprezzate dagli amanti del cinema e dell’archeologia.
Quest’anno si parte, la sera del 05 Agosto, col film “I misteri delle culture scomparse della Sardegna” del tedesco Elli Kriesch dove si presenta la storia della Sardegna, attraverso un viaggio nel tempo, che ci consente di conoscere un mondo scomparso di figure di culto magiche, tombe monumentali, magnifici templi e altre costruzioni straordinarie.
Si passa poi, sempre nella prima serata, alla proiezione del documentario “Il monopolio del bronzo: Boom economico nel Mediterraneo” dei tedeschi Franz Leopold Schmelzer e Gerard J. Rekelerone. Il film ci racconta come il fiorire dell’attività di commercio del bronzo in Europa portò al progresso e alla prosperità ma fu anche causa di guerre e insidie. Intorno al 1800 a.C. una fitta rete di navi da carico trasportava tonnellate di merci nei principali porti dell’epoca: i materiali più richiesti erano stagno e rame, dalla cui fusione si ricavava il prezioso bronzo che ha dato il nome a quest’epoca.
Nella serata del 06 Agosto, invece, sarà proiettato il film “Il computer antico di 2000 anni” dell’inglese Mike Beckam. Un’investigazione storica e scientifica che racconta come gli antichi Greci costruirono un computer 2000 anni fa. Il film spiega come gli antichi avessero tanto le competenze che l’inventiva per realizzare una macchina del genere. Ma chi fu il genio inventore? E a cosa serviva veramente? I dati scientifici più recenti, illustrati in modo rigoroso, e l’uso di una grafica eccezionale rivelano una serie di cifre misteriose che fanno risolvere l’enigma dei meccanismi, un vero Codice Da Vinci ambientato nell’antica Grecia.
A seguire il documentario “Alle origini della vite e del vino” dell’italiano Nereo Pederzolli che ci accompagna nel viaggio alle radici della vite e dei luoghi del Caucaso dove la vitis vinifera ha dato il via a tutte le moderne varietà. Ricostruire il percorso della vite attraverso la documentazione storica e scientifica nelle tappe da Tbibisi al Mediterraneo e all’Italia.
Nella serata conclusiva del 07 Agosto, il film del francese Jean Louis Saporito “In Etiopia sulle origini dei primi cristiani” ci racconta la regione dei Tigré, in Etiopia, dove esiste un territorio impenetrabile e remoto, il Woldebba, interamente votato alla vita monastica. Laggiù vivono un migliaio di monaci ed eremiti dediti ad astinenza, digiuno e preghiera. François Le Cadre, ricercatore del Centro dei Mondi Africani, si recherà lì per osservare le loro pratiche ed ottenere delle informazioni su San Samuele, fondatore, nel XIV secolo, del monastero più importante in questa terra di monaci. Circa la metà degli 8 milioni di Etiopi sono Cristiani e considerano la chiesa ortodossa etiope come la più vicina al Cristianesimo delle origini.
Chiude la rassegna del 2013 il documentario “Leptis magna. Roma in Africa” dei francesi F. Alberti e E. Jaxel Truer, che racconta la città ; del III secolo d. C, Leptis Magna, ricca di marmi bianchi e rosa, con un porto fiorente e un mercato che era non meno importante di quello di Roma: il suo circo era il più grande in Africa e il suo teatro era il più vecchio. Leptis Magna rivaleggiava con la ricchezza di Roma e ostentava il suo potere ai popoli dell’Africa.
Nel corso della serata del 07 Agosto verranno assegnati il Premio “Città di Agrigento” al film più gradito al pubblico (che ogni sera esprime il proprio giudizio su apposite schede) e il “Premio “Valle dei Templi” all’opera selezionata da una giuria di esperti.
Nell’ambito delle tre serate, fuori concorso, saranno proiettati i documentari premiati del concorso “Archeo-Ciak” che l’Ente Parco, insieme alla Soprintendenza di Agrigento e all’Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento, hanno emanato per le scuole a livello nazionale, mentre nella serata del 07 Agosto, verranno consegnati i premi ai rappresentanti degli Istituti scolastici.
Le serate del cinema agrigentino, continuano l’8 e il 09 Agosto con l’altro contenitore denominato “Vedere l’Archeologia” che quest’anno si è ritenuto opportuno introdurre rispetto alla strutturazione delle passate edizioni. Con le due serate in questione, l’Ente Parco intende offrire al pubblico anche un ulteriore messaggio culturale, attraverso la visione di documentari forniti dall’Istituto Luce (“Teatri Greci di Sicilia” del 1950 di Luigi Moschioni e “La Valle dei Templi” di Arturo Gemmiti del 1958) e dal Centro Regionale del Catalogo dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana (“Surfarara” e “Parabola d’oro” del 1955 di Vittorio De Seta e “La Valle dei Templi” del 1950 di Ugo Saitta).
La serata conclusiva del 9 Agosto, infine, attraverso gli interventi della Dottoressa Sofia Pescarin del C.N.R. e di Alessandro Furlan della Altair 4, saranno visionati i prodotti di ultima generazione finalizzati alla archeologia virtuale e agli strumenti di visualizzazione 3D per la conoscenza e la promozione del patrimonio archeologico.