“Eravamo pronti ad un confronto a muso duro con il Governo, ma l’incontro programmato a Palazzo Vidoni con il Ministero della Funzione Pubblica si è rivelato una farsa surreale. Ministro e Sottosegretari hanno snobbato l’incontro, mandando la sola parte tecnica a confrontarsi con una pletora di rappresentanti sindacali e dell’Amministrazione dell’intero comparto Sicurezza e Difesa.
E’ inammissibile rilevare quanto l’indiscutibile professionalità dei tecnici ministeriali sia stata messa in imbarazzo dalla parte politica, che non ha fornito contenuti, proposte e risorse su cui intavolare un confronto. L’unica informazione che i rappresentanti della Funzione Pubblica sono stati nelle condizioni di riferire, riguarda la prossima definizione di un emendamento governativo per annullare i tagli per le assunzioni nelle Forze di Polizia annunciate nei giorni scorsi dal ministro del tesoro Saccomanni. Per il resto, la riunione si è trasformata in uno sfogatoio nel quale ci si è limitati ad esporre anche in maniera veemente problemi e malumori, senza un interlocutore con cui ragionare sulle soluzioni. Eppure i problemi sul tavolo non sono di secondaria importanza.
I Sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato e tutte le Rappresentanze militari, hanno chiesto di conoscere le risorse disponibili per poter avviare le trattative inerenti la previdenza complementare, lo sblocco del tetto salariale e l’avvio del tavolo contrattuale nonché il recupero delle risorse tagliate per le assunzioni. Inoltre è particolarmente pressante la questione della proroga del blocco dei contratti che vede ancora penalizzate le Forze di Polizia, ed in particolare il blocco degli automatismi stipendiali: un provvedimento di particolare ingiustizia, che penalizza soltanto chi è finito in un preciso cappio temporale: chi ha maturato i diritti prima del primo gennaio 2011 continua a ricevere quanto gli spetta, gli altri continuano a subire questa pesante ingiustizia, come se le loro fossero famiglie di serie B. Ci sentiamo traditi anche dal ministro Alfano: lui stesso ci aveva convocato per assicurarci che il blocco non sarebbe stato rinnovato, salvo smentirsi due giorni dopo! Siamo costretti a confrontarci con ministri che non sono nelle condizioni di assumere impegni e mantenerli, evidentemente per questo sfuggono agli incontri. Abbiamo deciso, pertanto, di non prendere parte ad altri tavoli che non prevedano la presenza di tutti i Ministri interessati: Interno, Difesa, Funzione Pubblica, Giustizia, Agricoltura. Il Governo Letta deve assumersi le proprie responsabilità di fronte al personale delle Forze dell’Ordine, non può continuare a girarsi dall’altra parte. Il COISP è pronto alla mobilitazione. Cosa succederebbe, se di fronte ad una rapina, ad un omicidio o ad una violenza, i Poliziotti si girassero dall’altra parte? E’ altissimo il malumore di chi opera nelle strade o negli uffici per garantire la sicurezza dei cittadini: per quanto ancora potrà prevalere il loro spirito di sacrificio sull’inevitabile sentimento di sfiducia? Chi può chiedere loro di continuare a rischiare la propria vita per uno Stato che non solo non mostra gratitudine, ma continua a pugnalare alle spalle i suoi Servitori?”.