“Rivendichiamo la nostra identità e la libertà di scegliere con chi stare. Rifiutiamo vestiti preconfezionati calati dall’alto. Vogliamo che venga riconosciuto un territorio che lega Comuni già uniti da storia, tradìzioni, economia, progetti di sviluppo, interessi, interrelazioni consolidate nel tempo”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola sintetizzando quanto emerso ieri pomeriggio nel corso dell’incontro con i sindaci di diversi comuni delle province di Agrigento, Palermo e Trapani. L’incontro è stato promosso dallo stesso sindaco Di Paola per intavolare una prima discussione sull’istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni prevista dalla legge regionale numero 7 dello scorso marzo che ha abolito le Province come enti intermedi. Una legge – è stato sostenuto – programmatica e poco chiara, come poco chiare sono le intenzione del legislatore regionale che dovrebbe attuare la legge entro il 31 dicembre con la costituzione in Sicilia dei Liberi Consorzi dei Comuni.
Il sindaco Di Paola ha invitato colleghi sindaci di 29 comuni. Ieri pomeriggio erano rappresentate 21 realtà locali con sindaci, assessori e presidenti di Consiglio di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, Contessa Entellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Sciacca.
L’iniziativa – è stato evidenziato – ha avuto una grande partecipazione e condivisione.
“È stato un incontro proficuo, costruttivo – dice il sindaco Fabrizio Di Paola –. C’è stata una prima presa di contatto, per scambiarci idee, far emergere dubbi, perplessità su una legge che si è limitata solo ad abolire le province. Quello di ieri a Sciacca è stato un momento per una prima analisi, per condividere idee, per avviare un percorso comune. Sarà elaborato un documento che conterrà gli elementi identitari del territorio in cui si intende istituire il libero consorzio dei comuni. Il documento sarà presentato al governo della Regione e all’Ars con la richiesta di convocazione di un’assemblea dei comuni siciliani per un confronto ai massimi livelli aperto ai sindaci e ai parlamentari, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali e quale la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista normativo, politico, finanziario, regolamentare. Chi si occuperà di scuole, strade, sviluppo, promozione e con quali risorse e autonomia? È emersa la proposta di promuovere nuovi incontri tra sindaci, di allargare la platea dei comuni da coinvolgere, di invitare a Sciacca per un approfondimento l’assessore alle Autonomie Locali Patrizia Valenti”.
Al dibattito di ieri si sono registrati gli interventi il presidente del consiglio comunale di Sciacca Calogero Bono, il sindaco di Caltabellotta Cogero Pumilia, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante, il sindaco di Menfi Vincenzo Lotà, il sindaco di Partanna Nicolò Catania, il sindaco di Burgio Vito Ferrantelli, il sindaco di Contessa Entellina Sergio Parrino, il sindaco di Monte ago Calogero Impastato, il sindaco di Sambuca di Sicilia Leonardo Ciaccio.
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