Il numero delle vittime del naufragio di Lampedusa è sempre più alto. Mentre il lavoro dei volontari e delle forze dell’Ordine continua senza tregua, i corpi senza vita di uomini, di donne… di bambini arrivano sulla terra ferma affidandosi ai gesti di chi avrebbe voluto dargli soccorso e non una bara per asilo politico.
Non conosciamo, di tutti, il volto e il nome, ma sappiamo che avevano affidato ad una precaria imbarcazione di legno la propria esistenza per una vita migliore.
La loro tragica morte suscita amarezza, dolore e, soprattutto, tanta vergogna per quanti potevano evitare questa ecatombe umana.
Con questa riflessione il Sindaco del Comune di Joppolo Giancaxio, facendosi interprete dei sentimenti di tutta la cittadinanza, ha sentito forte il bisogno di manifestare la disponibilità della comunità joppolese ad accogliere nel proprio Cimitero almeno cinque dei corpi senza vita che in questi oggi abbiamo visto dentro i sacchi blu sulla spiaggia dell’isola di Lampedusa.
“Non possiamo fare molto – precisa il Sindaco Portella – per risolvere i problemi che stanno dietro a questa immane tragedia, ma ci sentiamo umanamente obbligati ad accogliere e a dare un decoroso riposo ai loro corpi nel nostro cimitero.
La loro presenza nella nostra comunità sarà un segno incancellabile non solo della disperazione, ma anche e soprattutto, della grande forza che questi uomini e queste donne hanno avuto nel cercare fino all’estremo la possibilità di riscattarsi per una vita migliore.”