Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha presentato la nuova giunta nella quale entrano a far part Angela Galvano, Maurizio Masone, Gerlando Gibilaro e Davide Lo Presti. Riconfermati Piero Luparello e Francesco Messina.
Immancabile e puntuale la risposta dei consiglieri di opposizione Alessandro Patti, Simone Gramaglia, Cinzia Puleri, Luca Spinnato, Alessandro Sollano, Alfonso Mirotta e Giovanni Civiltà.
“Agli agrigentini ecco una nuova Giunta comunale, l’ennesima dal 2007 ad oggi – scrivono in una nota stampa i consiglieri -. La squadra del maestro cambia ancora, ma la musica è sempre la stessa. La città è allo sfacelo- La città di Agrigento e i cittadini agrigentini – prosegue la nota – attendono il bilancio di previsione per l’ anno in corso, ormai al termine, e Zambuto risponde nominando nuovi assessori funzionali alla sua nuova collocazione politica. La città e gli agrigentini attendono la conclusione dell’ iter del Piano regolatore e le opere di urbanizzazione già pagate con tanto sacrificio, e la risposta è un’ altra nuova Giunta. La città e gli agrigentini intendono cogliere l’occasione storica di riassumere in house la gestione del servizio sui rifiuti, risparmiando sulle bollette, e la risposta è un’ altra nuova Giunta. I cittadini contribuenti sono vessati dall’ Ato che pretende il rimborso dell’ Iva sulla tassa dei rifiuti, e il sindaco Zambuto non ha speso una sola parola a sostegno della causa. La risposta è stata un’altra nuova Giunta. Che tristezza. Basta. E’ un gioco al massacro e, purtroppo, si gioca sul presente e sul futuro degli agrigentini. Tutto sarebbe stato necessario e urgente, progetti, fondi europei, iniziative di recupero nel centro storico, tranne che una nuova Giunta composta platealmente per assecondare i fini politici ed elettorali del sindaco Zambuto. Agrigento non lo merita. Che tristezza”.