Poco più di due mesi fa la conferma alla guida della Cna di Agrigento, ora un nuovo, prestigioso incarico: presidente per la provincia di Agrigento di Rete Imprese Italia, soggetto di rappresentanza unitario delle piccole e medie imprese.
Mimmo Randisi, 45 anni, riberese, sposato e padre di due figli, succede a Francesco Giambrone della Confartigianato. Il passaggio di consegne è avvenuto, ieri sera, nella sede della Camera di Commercio di Agrigento. Presenti anche le altre tre organizzazioni: Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani, rappresentate rispettivamente da Calogero Bellavia, Vittorio Messina e Salvatore Rizzo. Una cerimonia sobria, in linea con quella che è l’attuale situazione di crisi e di difficoltà che stanno attraversando le attività produttive.
Mimmo Randisi si è detto, subito, pronto alla sfida. “Con l’aiuto e il sostegno di tutte e cinque le associazioni – ha spiegato – mi batterò, con determinazione e senso di responsabilità, per portare avanti le istanze che arrivano dagli iscritti. Rete Imprese Italia, che nell’agrigentino conta complessivamente circa 7 mila aziende, potrà e dovrà giocare un ruolo significativo anche e soprattutto nelle interlocuzioni con le Istituzioni Locali. Come si suole dire: l’unione fa la forza. Quindi i numeri – ha aggiunto Randisi – vanno messi a valore per dare maggiore incisività al nostro peso contrattuale in sede di trattative e di confronto. Dobbiamo farci sentire nei palazzi della politica e comunque laddove le decisioni sono destinate ad incidere sulla gestione delle imprese. Mi riferisco principalmente al tema della pressione fiscale. Rifiuti, acqua e l’imposta sui capannoni rappresentano, ad esempio, un problema non indifferente, assieme ovviamente ad altre questioni nodali. In questo anno di mia presidenza – ha concluso Mimmo Randisi – Rete Imprese Italia si ritaglierà un profilo di primo piano, sarà un interlocutore serio, presente, attivo e propositivo per provare a dare risposte concrete alle nostre aziende”.