“In un momento di grave crisi economica, in cui le famiglie sudano le proverbiali sette camice per arrivare a fine mese e le aziende faticano a restare sul mercato, l’amministrazione Zambuto e la sua nuova maggioranza politica assestano un altro duro colpo al tessuto sociale e produttivo della nostra città”.
A rilevarlo è il gruppo consiliare dell’Mpa composto da Aurelio Trupia, che è anche presidente del Consiglio, Alfonso Vassallo, che guida la compagine in aula, e i consiglieri Francesco Picone e Riccardo Mandracchia.
“Sotto l’albero di Natale – afferma il gruppo autonomista – i contribuenti, per chiudere i conti con la tassa sui rifiuti relativamente al 2013, si ritroveranno un conguaglio in uscita. Un aggravio che si sarebbe potuto evitare se si fossero utilizzati, così come prevedono le disposizioni in materia, i fondi, circa 1 milione 600 mila euro, recuperati attraverso la caccia all’evasione fiscale. E invece il governo di questa città, obbedendo alle dinamiche degli uffici finanziari e disobbedendo a quelle delle famiglie, ha deciso di indirizzare la somma a beneficio del bilancio di previsione, di cui non abbiamo ancora contezza, per potere tamponare alcune falle. Eppure Zambuto, lo fa spesso, si riempie la bocca predicando che il Comune di Agrigento è un ente non più strutturalmente deficitario. Sarà vero. Ma oggi la realtà ci consegna un quadro tutt’altro che rassicurante. E le forze e i partiti che lo sostengono in aula – evidenziano Trupia, Vassallo, Picone e Mandracchia – si rendono corresponsabili, avendo approvato la proposta di delibera, di questa nuova stangata nei confronti dei contribuenti. Il costo del servizio di raccolta dei rifiuti, rispetto al 2012, è infatti aumentato non solo perché quest’anno c’è il computo dell’Iva, ma anche per un incremento complessivo della spesa e poi per lo 0,30% mq in più che dovrà essere versato allo Stato. E in tutto questo a pagarne le conseguenze soprattutto alcune fasce sociali ed economiche sensibili per le quali, come gruppo Mpa, avevamo previsto, nell’ambito dell’approvazione del nuovo regolamento, agevolazioni ed esenzioni. Emendamenti tutti resi inefficaci per via dei pareri negativi in linea contabile. Serve ormai un autentico sussulto di orgoglio, anche istituzionale, da parte del sindaco. Basta con i proclami, le promesse, poi sonoramente smentiti dai fatti. La città e i cittadini invocano chiarezza e rispetto. Non possono e non debbono subire oltre al danno anche la beffa di essere presi puntualmente in giro” – concludono Trupia, Vassallo, Picone e Mandracchia.