“La professione giornalistica tra deontologia e nuovi media” è stato il tema di un incontro organizzato dalla sezione provinciale di Agrigento dell’Assostampa a cui hanno preso parte il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena e Alberto Cicero Segretario Regionale dell’Assostampa. Presenti numerosi giornalisti provieniti da tutta la provincia.
I lavori sono stati introdotti da Stelio Zaccaria il quale si è soffermato sul mondo del giornalismo che sta mutando in concomitanza dei nuovi mezzi d’informazione, l’avvento dei siti e dei social network. Zaccaria ha ricordato come è in attivo un lavoro puntuale da parte del sindacato regionale che sta facendo uno screening degli organi d’informazione sui territori, affidando i risultati delle indagini alle sezioni provinciali. Zaccaria si è, anche, soffermato sul fenomeno dell’esercizio abusivo della professione. In questo senso l’attività di segnalazione degli uffici stampa affidati a non giornalisti è una strada da percorrere per garantire il lavoro a chi fa il giornalista.
Alberto Cicero ha tracciato il quadro del giornalismo in Italia che conta 116 mila giornalisti iscritti e come negli ultimi 10 anni il 60% dei giornalisti attivi non abbia un contratto di assunzione, a fronte del 40% fino a un decennio fa. Cicero ha rilevato come il lavoro del giornalista stai andando sempre più verso il precariato e questo stato di cose ne riduce l’autorevolezza e l’autonomia. Auspica un cambiamento della normativa, come la legge del ’63 e il facile accesso all’iscrizione all’ordine nell’elenco dei pubblicisti. Per Cicero obbligo del sindacato è quello di fotografare l’esistente e individuare nuove figure all’interno della nostra professione. Possiamo trovare nuovi spazi solo se guardiamo avanti senza tralasciare i problemi del presente, quali l’esercizio abusivo della professione.
Nel corso del dibattito sono intervenuti Totò Frequente, Vittorio Alfieri, Nino Randisi, Filippo Cardinale, Chiara Mangione, Silvio Schembri e Gioacchino Schicchi i quali hanno affrontato i temi del giornalismo di oggi fatto di precariato, abusivismo, scarse opportunità di lavoro e della fragilità del giornalista, della giungla dell’informazione attraverso internet e della situazione degli uffici stampa nelle pubbliche amministrazioni.
I lavori sono stati conclusi da Riccardo Arena, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, il quale ha ricordato come tradizionalmente i giornalisti siano restii a parlare dei giornalisti e della loro professione. Arena ha sottolineato come non sia vero che è calata l’esigenza di informazione da parte dell’utenza, come dimostra il continuo ricorso al web, che non è da demonizzare. Si è detto convinto come nella professione giornalistica ci sia bisogno di più ordine nella libertà. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa Regionale, insieme alle sezioni provinciali, stanno lavorando su cosa si può fare per trovare delle soluzioni alla crisi della professione. Nei territori è stata avviata un’indagine sulle testate e sui compensi. “Crediamo che si debba svoltare e la svolta deve essere nelle regole. Riceviamo continue denunce su chi lavora negli uffici stampa pubblici per poi continuare a esercitare attività nel settore dell’informazione.” É una strada in salita. Arena ha infine parlato dell’aggiornamento professionale previsto dalla legge sugli ordini professionali. C’é una scommessa nuova per i giornalisti che é quella della formazione con i crediti formativi che inizierà nel 2014.