Gli interventi di riconversione e di bonifica ambientale e le prospettive occupazionali nell’indotto della centrale Enel di Porto Empedocle, sono stati al centro di un incontro organizzato questa mattina.
La centrale Enel di Porto Empedocle, che quest’anno ha celebrato i 50 anni di attività, subirà interventi di riconversione e di miglioramento ambientale. I lavori di adeguamento, consentiranno di prolungare il periodo di attività. Senza la rimodulazione, infatti, la centrale sarebbe destinata alla chiusura a fine 2014.
L’impianto di Porto Empedocle è di strategica importanza per la sicurezza della rete elettrica nell’ area sud-occidentale della Sicilia, come confermato anche dall’ Autorità per l’Energia.
Nei giorni scorsi, alcuni consiglieri comunali di Porto Empedocle, avevano sollecitato l’Amministrazione affinché si facesse chiarezza sulla tutela dei posti di lavoro, in vista della riconversione.
L’ingegnere Renon dell’Enel, ha spiegato che la realizzazione dell’ adeguamento avrà un costo complessivo di 80 milioni di euro e prevederà l’impiego di 150 uomini circa.
Il progetto del Turbogas, come assicura l’ingegnere Renon, non apporterà grosse modifiche ai livelli occupazionali della centrale. Sono però previsti per il prossimo venerdì degli incontri con le sigle sindacali per dare maggiori rassicurazioni ai dipenditi.