“Ora Vigàta s’è ingrandita, non è più come allora, poche case radunate attorno al porto, una striscia di abitazioni tra il piede della collina e il mare…”. Così descrive, Andrea Camilleri ne “Il cane di terracotta”, il suo borgo natio forse ricalcando quanto, un secolo prima, Luigi Pirandello scrisse ne “Il libretto rosso” sempre a proposito di Porto Empedocle: “Grosso borgo affaccendato su una striscia di spiaggia del mare africano che se ha voluto crescere, s’è dovuta arrampicare, una casa su l’altra, per le marne scoscese dell’altipiano imminente…”.
Due citazioni letterarie, riportate su altrettanti pannelli artistici in ceramica che per iniziativa del sindaco Lillo Firetto sono stati collocati l’uno (quello di Camilleri) sulla facciata dell’ex Chiesa Vecchia, a pochi passi dall’abitazione empedoclina dello scrittore, e l’altra, sul colonnato di piazza Italia.
Prosegue il percorso letterario nella marina, attraverso luoghi e citazioni, di quello che è il borgo letterario per eccellenza, ormai visitato da tanti cultori della pagina scritta, alla ricerca di quelle atmosfere e suggestioni che gli Autori hanno saputo così ben esprimere. I due nuovi mosaici vanno ad aggiungersi agli altri pannelli già collocati in passato nella zona del porto con altre citazioni celebri dell’amato Andrea Camilleri.