Il deputato nazionale del Partito democratico Antonino Moscatt ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, chiedendo se sono previsti investimenti per il potenziamento della rete viaria siciliana. Ed in particolare se, ove annunciati tali investimenti, riguardano la SS 624 Sciacca-Palermo e la SS 115 Sud occidentale sicula. Inoltre, se non ritiene – in ogni caso – di intervenire per il potenziamento e la messa in sicurezza della rete viaria che collega strategicamente la provincia di Agrigento con i porti, gli aeroporti ed i principali centri della regione siciliana.
“Il sistema viario della nostra regione – spiega Moscatt – presenta molte carenze sul piano infrastrutturale e della sicurezza, specie per quanto riguarda i principali assi viari che collegano i maggiori punti di interesse. Per cominciare mi è sembrato doveroso avere delle delucidazioni dal Ministro delle Infrastrutture di questo governo. Non si può certo badare al ‘politically correct’ quando il numero dei morti sulle strade, mese dopo mese, aumenta. La strada statale 624 Palermo-Sciacca che attraversa le province di Palermo, Agrigento, Trapani, interessando ventiquattro comuni della Valle del Belice e dello Jato, – per esempio – nei trentasette anni dalla sua apertura ha fatto registrare una lunga serie di incidenti, con dodici morti solo l’anno scorso. La fondovalle Palermo-Sciacca risulta, infatti, molto pericolosa a causa dell’alternanza tra tratti a due ed una corsia che si ripetono durante il tragitto. Proprio pochi giorni fa l’ennesima vittima nei pressi del bivio per Misilmeri. Il manto stradale della SS 624, inoltre, si presenta in diverse parti inadeguato e dissestato con frequenti avvallamenti, e dunque a seconda delle condizioni climatiche il livello di pericolosità aumenta notevolmente. Analoghe considerazioni – continua il deputato Pd – posso farsi anche per altri importanti assi viari che collegano le principali città della Sicilia come la SS 115 Sud occidentale sicula, che attraversa la regione da Trapani a Siracusa, passando per l’agrigentino. Proprio la provincia di Agrigento, in particolare, patisce l’inadeguatezza delle infrastrutture di collegamento con le città più importanti della regione e con gli aeroporti di Palermo, Trapani, Comiso e Catania. Tale carenza di infrastrutture rappresenta, indubbiamente, anche un freno per il pieno sviluppo e la valorizzazione delle risorse turistiche, portuali, produttive e commerciali della nostra provincia. Vorrei ricordare che solo un anno fa crollava il viadotto’Verdura’ che collega Sciacca e Ribera, producendo un grave danno per le comunità del luogo, le attività agricole ed i collegamenti viari. Il potenziamento e la messa in sicurezza della rete viaria siciliana in generale, ed ancor di più quella agrigentina, dunque, rappresenta un importante punto di partenza per il rilancio e lo sviluppo dell’intera isola. Serve senza esitare un cambio di passo cominciando a spendere, con oculatezza ovviamente, le risorse già esistenti. Dopo la risposta sulla mia interrogazione continueremo a puntare sulla sicurezza delle strade e sulla loro costruzione o – conclude Antonino Moscatt – ammodernamento”.