Riceviamo e pubblichiamo
“Agrigento procede sempre più in regressione. Le segnalazioni di disservizi, precarietà e pericoli che ogni giorno si sollevano dalla cittadinanza, e che sono registrate dalla stampa, disegnano un quadro avvilente della città. Agrigento è oppressa da una cappa di afflizione legata alle riserve e all’ inerzia dell’ Amministrazione comunale. Tutto è aggravato non solo dalla paralisi dell’ azione amministrativa, ad esempio su servizio rifiuti, Prg e piani di recupero ma anche dagli interessi politici ed elettorali coltivati dal sindaco Zambuto, già protagonista di tante giravolte da un partito all’altro alla ricerca di una candidatura parlamentare. Risolva subito il dilemma al più presto per il bene e nell’ interesse della città liberandola dalla cappa che la opprime , si candidi alle europee tra qualche mese e risolva il dilemma scogliendo ogni riserva. La città ha bisogno di un profondo cambiamento di rotta rispetto ai tanti problemi che rimangono irrisolti perché non ci sembra di intravedere un’azione tale da segnare un momento di svolta. Sta passando parecchio tempo e la città non vede decollare i due principali strumenti di pianificazione urbanistica come il Prg ed il piano particolareggiato del centro storico abbandonato e senza progetti di riqualificazione approvati . In tanti anni non si è mai pensato seriamente di costituire dei gruppi di lavoro e di progettazione capaci di portare finanziamenti alla città e non per colpa come molto spesso si vuol fare credere della classe parlamentare , ma come ampiamente dimostrato per incapacità politiche ed amministrative dell’amministrazione. Se non ha più voglia di amministrare allora il sindaco rifletta e pensi seriamente di dimettersi. Il sindaco rifletta, e non si confonda, come adesso confonde la sua ex Udc rientrata nel centrodestra, isolando ancora più a sinistra il partito di Zambuto, almeno il suo partito fino ad oggi, poi chissà domani
I gruppi di :
Ncd, Forza Italia, Gruppo Misto, Patto per il territorio, Pid-cantiere popolare.