L’On. Vincenzo Fontana del Ncd è intervenuto nel dibattito sul ddl Province in Aula.
“Ho ribadito in aula da deputato regionale e da già Presidente della Provincia tutte le criticità di questo ddl e devo riconoscere anche ai colleghi parlamentari della maggioranza una certa presa di distanza prima che si arrivi all’articolato finale – ha spiegato l’on. Fontana.
“Se le basi di questo ddl sono la proliferazione dei liberi consorzi – ha proseguito -, nel giro di pochi mesi ci troveremmo una Sicilia con più di 20 consorzi, noi non ci stiamo, di quali risparmi stiamo parlando? quale rivoluzione politica e territoriale apportiamo? anzi rendiamo gli enti sempre meno efficienti e sempre più sotto il controllo della politica con le nomine indirette, per questo ribadisco e sono pronto a votare solo se si assicuri l’elezione diretta del Presidente del Consorzio e si riveda la soglia minima, nove consorzi sono più che sufficienti. Come ha ribadito il collega Musumeci si vuole imporre una riforma dove il grande assente è il cittadino, creando sovrastrutture vuote e che devono sobbarcarsi debiti e competenze ancora neanche chiare; per tutto ciò la terapia Crocettiana è maggiore del male vigente, quindi nessun passo indietro da parte del Ncd a questo ddl che non ha né testa né coda, e vuole portare solo una ventata di conservatorismo e demandare scatole vuote nelle mani della politica senza interpellare il popolo sovrano” ha concluso Fontana.