Una proposta che parte dalla Sicilia, per immaginare e costruire il futuro con i più qualificati uomini di scienza e di cultura del mondo.
Nell’Isola che diede i natali ad Archimede, ad Empedocle e a Majorana, nasce “Notte con le Stelle”, associazione che si propone di svolgere attività di utilità sociale sul territorio siciliano, proponendosi come polo di riferimento per la conoscenza e la diffusione della cultura scientifica, della tecnologia e dell’innovazione.
Tra gli obiettivi: promuovere Agrigento con la sua Valle dei Templi quale centro d’interesse nazionale e internazionale per la cultura, la divulgazione scientifica, la didattica e l’innovazione tecnologica; favorire un turismo scientifico, quale potenziale di sviluppo del territorio, al pari di altre realtà mondiali; divenire punto di riferimento per futuri incubatori d’imprese, per favorire l’innovazione e la nascita di nuove start-up, e offrire condizioni favorevoli per il loro insediamento, attraendo giovani brillanti e nuovi investimenti.
Dell’associazione fanno già parte esponenti del mondo della cultura e delle scienze, e presidente è il fisico Tommaso Parrinello, mission manager del satellite CryoSat dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.
Il neo presidente e fondatore di “Notte con le Stelle” è agrigentino e per due stagioni consecutive ha portato nella Valle dei Templi, alla Kolymbetra, nella notte di San Lorenzo, l’evento di divulgazione scientifica, da cui prende il nome l’associazione, che ha riscosso un eccezionale successo, con ospiti del calibro degli astronauti Paolo Nespoli e Umberto Guidoni.
L’associazione si costituisce ad Agrigento, domani, giovedì, 27 febbraio, perché da qui dovrà partire l’ambizioso programma, come chiarisce lo stesso presidente Parrinello: “Agrigento ospita uno dei parchi archeologici più importanti del mondo – afferma – e dal 1997 è inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco: si tratta di un’enorme risorsa che dovrebbe influenzare numerosi aspetti del territorio, da quello prettamente socio-culturale fino a quello economico, turistico e occupazionale. Vi è un’opportunità per Agrigento e la sua Valle di svolgere un ruolo da protagonista nella creazione di un Distretto della conoscenza e diffusione scientifica e Polo dell’innovazione”. Per Parrinello “le potenzialità paesaggistiche e archeologiche del territorio possono agire come forza gravitazionale per agganciare alcuni volani di sviluppo legati all’innovazione, alla cultura scientifica con una ricaduta occupazionale rilevante su tutto il territorio, pari ad altre realtà in Italia e nel mondo”.
Per la neonata associazione “la cultura scientifica e l’innovazione vanno intese come fonte di ricchezza e opportunità di sviluppo economico” e quindi vanno gestite con “competenze manageriali”, minimizzando la percentuale dei fondi non utilizzati “per mancanza d’idee e soprattutto per incapacità progettuale”.
La coscienza scientifica, soprattutto tra le nuove generazioni, “va ispirata, riaccesa, guidata e rilanciata”.
“Perdere la capacità di fare innovazione – conclude Parrinello – significa voler rinunciare al proprio futuro come comunità, come Paese. E noi non ci rinunciamo”.