Il Consigliere Comunale di Agrigento del Movimento per l’Autonomia, Francesco Picone, interviene in merito alla sentenza del Tar relativa all’annullamento del Piano Regolatore Generale approvato.
“Appare assurdo e inconcepibile – afferma l’esponente del Mpa – che in una città, come Agrigento, non ci sia certezza in merito allo strumento urbanistico in vigore. Fino ad oggi abbiamo assistito a tante prese di posizione da parte dell’Ufficio Tecnico in merito alla validità del Prg, con interpretazioni tese a sostenere l’applicazione dello strumento urbanistico approvato nel 2009. L’Amministrazione Comunale non può non tenere conto di quanto rilevato dal Tribunale Amministrativo Regionale circa la nullità del Prg – aggiunge Picone – non si può fare filosofia ed andare avanti per “interpretazione”, bisogna fare luce su questa vicenda. In primis i cittadini, ma anche i tecnici, i professionisti e il tessuto socio-economico, invocano chiarezza. È necessario allora muoversi subito. Se gli Uffici non sono ancora convinti della nullità dell’atto, non possono comunque far finta di niente ed andare avanti rilasciando autorizzazione e concessione potenzialmente illegittime, a danno dell’Ente e dei cittadini. Urge sgombrare il campo da ogni ombra – evidenzia ancora Francesco Picone – si richieda alla Regione un atto ufficiale, dal momento che una sentenza del Tar non viene ritenuta “attendibile”. Alla luce di queste ulteriori novità, appare non pertinente la trattazione in Aula delle linee guida alle prescrizioni esecutive, in quanto fanno riferimento ad un Prg, a detta del Tar Sicilia, annullato con Decreto del Presidente della Regione del 14 giugno del 2012. Non si capisce, pertanto, – conclude Picone – perché l’Amministrazione non provveda a ritirarle dall’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, in attesa di avere certezza definitiva sullo strumento urbanistico vigente”.