(Adnkronos Salute) – Tre studenti su quattro hanno fatto, almeno una volta nella vita, uso di droghe o abusato di alcol, psicofarmaci o gioco d’azzardo. “Fra questi il 17% ha già un comportamento a rischio di dipendenza, una quota in crescita. Preoccupa la tendenza dei ragazzi ad improvvisarsi ‘alchimisti’ mescolando sostanze e principi psicoattivi con effetti sconosciuti: stimolanti, allucinogeni, ‘smart drugs’, cannabis, eroina e cocaina”. A spiegarlo è Sabrina Molinaro, dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, tra i curatori del volume ‘Consumi d’azzardo: alchimie, normalità e fragilità’, che illustra i principali risultati dello studio Espad Italia 2013. Il libro sarà presentato lunedì in collaborazione con l’Asl Mi2, all’Istituto tecnico statale Argentia di Gorgorzola (Mi).
Secondo la ricerca, la cannabis continua ad essere la sostanza illegale più utilizzata dai giovani, seguita da cocaina e droghe sintetiche, mentre l’eroina torna ‘di moda’. Il consumo di alcol è molto diffuso, anche se gli studenti italiani bevono ‘meglio’ dei coetanei europei, sia per minori quantità di alcol puro ingerite, sia per una meno diffusa tendenza al ‘binge drinking’ e alle ubriacature.
I dati verranno illustrati anche il 20 maggio a Roma, nell’ambito dell’evento ‘A chi compete la raccolta, l’interpretazione dei dati e lo studio della parte sommersa del ‘fenomeno droga?’, organizzato dal Centro interdipartimentale di biostatistica e bioinformatica (Cibb) dell’Università di Roma Tor Vergata, nella sede centrale del Cnr.
“Dei quasi 600 mila studenti italiani che nel 2013 hanno utilizzato sostanze psicoattive illegali, pari a un quarto di tutti gli studenti, l’83% ne ha usata una sola – riporta lo studio – nel corso dello scorso anno, quindi, i cosiddetti poli-consumatori sono stati circa 100mila, pari al 4,3% dell’intera popolazione studentesca. E un terzo di questi ne fa un uso consistente, moltiplicando i rischi associati all’assunzione”. La cannabis resta la sostanza illegale più utilizzata dagli studenti: sono 580 mila quelli che nel 2013 l’hanno assunta almeno una volta, fra questi più di 75mila la consumano quasi quotidianamente mentre oltre il 60% ne ha fatto uso meno di 10 volte durante l’anno.
Per la cocaina, si registra un incremento dei consumi nell’Italia centrale e meridionale, mentre al nord sono stabili dal 2005. Fra i 65 mila studenti che l’hanno consumata nell’anno sono circa 20 mila i ‘frequent user’, tra i quali però si registra un progressivo aumento, dallo 0,3% negli anni 2000-2006 allo 0,8% dell’ultima rilevazione. A farne maggior uso sono i ragazzi, anche se le ragazze mostrano una precoce curiosità per questa sostanza, tanto che un terzo di chi l’ha provata tra le femmine aveva tra i 14-15enni, contro il 20% dei maschi. L’eroina, pur restando una delle sostanze meno utilizzate fra i giovanissimi, sembra tornata in auge: nel 2013 ne hanno fatto uso 28 mila studenti (l’1,2%) e 16.000 sono ‘frequent user’. È tra questi ultimi che si evidenzia un aumento negli anni: da 0,2% del 2002 a 0,7% del 2013.
Nel 2013, infine, oltre 65 mila studenti (2,8%) hanno fatto uso di stimolanti e 60 mila (2,5%) di allucinogeni. Quasi 20mila (0,8%) più di 10 volte al mese, con un andamento in costante crescita, specialmente per gli stimolanti, da 0,1% del 2004 a 0,8%. La facilità di reperimento online caratterizza le principali novità di uso tra i ragazzi: 27mila (1,2%) studenti hanno fatto uso nel corso del 2013 di ‘smart drug’, le droghe ‘furbe’, così chiamate proprio perché commercializzate come prodotti naturali, al confine tra legalità ed illegalità pur avendo effetti simili alle sostanze psicoattive illecite. Inversione di tendenza per il gioco d’azzardo, ancora diffuso tra i minorenni nonostante i divieti. Nel 2013, oltre un milione di 15-19enni (44%) ha giocato somme di denaro e tra questi 152 mila lo hanno fatto almeno 20 volte nell’anno. Anche qui l’online facilita le cose: il 9% degli studenti ha puntato tramite computer (67%) o smartphone (24%).