Oggi presso Biblioteca L. Pirandello di Agrigento alle ore 17.30, sarà Presentato il libro composto da diciannove racconti dal titolo “Il Gioco delle Nuvole” dell’autrice Giusi Manduca Sorci.
Interverrano
Enzo Caruso, Direttore Biblioteca L. Pirandello di Agrigento,
Alessandra La Marca, Professore Ordinario di Didattica Università di Palermo, Presidente Nazionale As.Pe.I.,
Anna Cassaro, Dirigente I.C. “Agrigento Centro” Agrigento e
Laura Sanfilippo, Dirigente Scolastico dell’I.C. “A. D’Arrigo – G. Tomasi di Lampedusa” Palma di Montechiaro
Concluderà l’autrice Giusi Manduca Sorci
Il Gioco delle Nuvole
Il fascino magnetico del gioco era in realtà semplicemente seguire il cammino instabile delle nuvole, che in pochi istanti cambiavano forma, si scioglievano e si addensavano, e il drago di un attimo prima era già un agnellino ricciuto, mentre il cane enorme si dileguava perduto chissà dove.
Le nuvole inconsistenti come tante vicende della vita… Quello che credevi fosse un drago con artigli e sbuffi di fiamme, pronto a farti a pezzi, alla fine è soltanto un cumulo di niente, che si dissolve come se non fosse mai esistito e lì, dove invece non avevi previsto alcun pericolo, un leone ruggente si diverte a farti paura, e ci riesce.
Perché la vita può risultare di gran lunga più sorprendente di un racconto di fantasia, e dentro gli eventi sono spesso racchiusi messaggi che tocca a ciascuno di noi scoprire. Come in questi racconti, è la vita la trama delle trame.
Giusi Manduca Sorci, figlia di genitori siciliani, è nata a Milano ma da oltre quarant’anni vive a Palermo, dove ha insegnato francese sino al 2003. Ha sei figli e si occupa attraverso seminari, convegni e l’associazione culturale ”La noria”, della promozione di numerose attività di formazione in favore dell’identità femminile e del ruolo che essa deve recuperare nel mondo contemporaneo.
Il suo primo libro, La stanza degli angeli edito da Flaccovio nel 1983, tratta, sotto forma di romanzo, il complesso tema,” non indolore”, del passaggio dalla condizione di figlia a quella di madre.