Il Servizio di Oncologia dell’ospedale di Canicattì, che serve un elevato bacino di utenti che si sottopongono a cicli chemioterapici, giornalmente assiste in contemporanea quindici pazienti affetti da patologie tumorali a volte anche molto gravi. A fronte di questo delicato Servizio non sono stati rinnovati gli incarichi ai medici della struttura con il paradosso che oggi l’unico medico in forza, è il responsabile del Servizio che si trova paradossalmente, da solo, a fronteggiare la complessità delle attività quotidiane oltre a prestare consulenze ed altre attività di supporto. L’insostenibile situazione è stata denunciata dal deputato Lillo Firetto componente della Commissione Sanità dell’Ars stamane, a margine dei lavori della Commissione Sanità, direttamente all’Assessore Regionale per la Salute, Lucia Borsellino.
“E’ inammissibile – ha spiegato Firetto – riuscire a far fronte da soli a quindici pratiche giornaliere in contemporanea con evidente aumento del rischio clinico per i pazienti. La questione del rinnovo degli incarichi medici – continua il deputato Firetto – è paradossale. Ciò che si sta verificando all’Oncologia di Canicattì è solo una delle tante gravi carenze che si registrano negli ospedali agrigentini e siciliani in genere, su cui il Governo della Regione deve con immediatezza approntare risposte”.