SANTA ELISABETTA – Nella tarda mattinata di ieri, il sindaco Mimmo Gueli e gli assessori Di Vincenzo, Barba, Fragapane e Sicurello, hanno tenuto la prima riunione di giunta comunale che aveva come unico punto all’ordine del giorno la presa d’atto della rinuncia delle indennità di carica degli assessori e la conseguente diminuizione, così come dettato dalla legge, del 100% delle stesse.

“Si tratta di un atto deliberativo storico per il comune di Santa Elisabetta, in quanto mai in passato nessun organo di governo si era espresso in merito alle indennità con tanta chiarezza amministrativa e volontà politica – afferma il vice sindaco Agostino Di Vincenzo -. Questo atto è il primo adempimento da parte dell’amministrazione Gueli e di tutta la maggioranza politica che la sostiene al rispetto di uno dei punti più qualificativi del programma amministrativo presentato ai cittadini in campagna elettorale.

E’ un forte segnale che la politica vuol dare ai cittadini , per dimostrare che ci si può occupare degli interessi generali mettendo da parte i propri.

Da troppo tempo l’utilizzo improprio delle indennità di carica nei piccoli comuni come il nostro hanno inquinato la politica: la formazione delle liste, gli accordi pre elettorali, la qualità degli amministratori stessi, hanno risposto spesso a criteri e a valori non coerenti ai principi alti che la politica dovrebbe esprimere, ma ad un bisogno “economico” e “finanziario” personale degli attori che la cattiva politica spesso mette in scena.

E’ un atto dovuto verso tutti i cittadini di Santa Elisabetta a cui, in un futuro prossimo, le Istituzioni chiederanno grandi sacrifici in un momento di gravi difficoltà finanziarie ed occupazionali in cui versano e ai quali già in passato hanno risposto con grande dignità e rispetto delle Istituzioni stesse. Non è un atto straordinario, storico si , ma non straordinario, è un battistrada, è una novità che inaugura un nuovo corso e introduce ad altre azioni che questa amministrazione si propone di porre in essere nei prossimi cinque anni” conclude Di Vincenzo.