“Rimettersi a navigare a vista, senza bussola e senza esperti e qualificati timonieri, si corre il serio rischio di provocare un nuovo, l’ennesimo naufragio. Annegare la speranza dei giovani e le attese delle imprese è un lusso che oggi, più che mai, la politica non può e non deve permettersi”. La Cna di Agrigento non risparmia critiche al Governo Regionale per il modo con cui ha gestito e continua a gestire il “Piano Giovani” scandito da due rovinose finestre che hanno trasformato incredibilmente il click day in un flop day in piena regola.
“Dopo il certificato fallimento, occorre ovviamente ripartire – affermano il segretario e il presidente provinciale della Confederazione, Piero Giglione e Mimmo Randisi – ma se il buon giorno si vede dal mattino, ci sembra che la lezione sia servita a poco o nulla. Anche sul nuovo bando, concepito in fretta e in furia e in un clima ad alta tensione fra l’organo politico e l’organo burocratico, regna infatti parecchia confusione e si annidano non poche zone d’ombra destinate a riaprire inevitabili polemiche, disagi e disservizi. Il rischio è che i centri per l’impiego siciliani, delegati dall’avviso appena messo a farsi carico della procedura, non abbiano gli strumenti sufficientemente adeguati e il personale altamente formato per fronteggiare le prevedibili ondate di richieste per questi benedetti incroci fra domanda e offerta. Un disastro bis sarebbe imperdonabile. E allora perché non valutare soluzioni efficaci alternative. Si parla di opportunità di lavoro, di sviluppo, di aziende, di tirocini formativi. Tutta materia trattata costantemente e con competenza dalle associazioni di categoria, ovviamente quelle più rappresentative, le quali, attraverso le proprie attrezzate strutture presenti capillarmente nel territorio, sono certamente in grado di assolvere alla funzione di intermediazione fra i giovani e le imprese. Noi riteniamo che questa proposta possa e debba essere valutata attentamente dal presidente Crocetta, dall’assessore Scilabra e dai competenti dirigenti della Regione. La Cna, nel pieno rispetto delle regole e in un quadro di assoluta trasparenza, – concludono Giglione e Randisi – qualora l’input dovesse essere raccolto positivamente dal Governo, sarebbe pronta a svolgere questo importante compito e ad assumersi questa responsabilità. Qui non si può più scherzare. E’ arrivato il momento di metterci in gioco tutti, perché in gioco c’è il futuro sociale ed economico della nostra isola”.
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