“Dalle elezioni del presidente del Consiglio comunale sono emersi due
importanti aspetti che assumono una significativa valenza politica”. A rilevarlo è il capogruppo Mpa, Alfonso Vassallo, all’indomani della fumata bianca che ha portato sulla poltrona più alta di Aula Sollano Carmelo Settembrino.
“Il primo aspetto da analizzare è che il candidato proposto da Forza Italia, nella seduta dello scorso 4 agosto – sottolinea Vassallo – è stato bocciato. Un dato inconfutabile. A questo punto diversi consiglieri comunali, ravvisando la necessità di avviare rapidamente, attraverso il suo massimo vertice, un’ attività collaborativa con il commissario straordinario, hanno proposto una candidatura alternativa, quella di una figura che avesse l’età più matura e maggiore esperienza politico-amministrativa all’interno di Palazzo dei Giganti. A questa soluzione hanno aderito responsabilmente 14 consiglieri comunali. Altri, fantasticando alchimie, non hanno voluto aderire”.
“Il secondo aspetto – osserva ancora Vassallo – va inquadrato in questo contesto: se Forza Italia vorrà dare reo politico e adottare decisioni che la porti ad alleanze “particolari” ad Agrigento è libera di farlo, tenga conto però che la città ha bisogno della massima coesione politica, stante la grave situazione finanziaria, urbanistica e dei servizi. Se si vuole approfittare per riprendere vecchi rapporti politico-elettorali con un pezzo minoritario del Pd – conclude Vassallo – non so se sorridere o piangere. In questo caso, a mie spese, mi adopererò per pubblicare tutti gli articoli sottoscritti da Forza Italia in quest’ultima consiliatura”.