“Rispetto ad un pacchetto confezionato dall’Ufficio, quasi blindato, già fornito pure di apposito fiocco, abbiamo fatto davvero il massimo delle nostre possibilità per dare una mano concreta ai contribuenti della nostra città. Uno sforzo non indifferente che ha trovato reale riscontro grazie alle poche risorse finanziarie recuperate, sudando le proverbiali sette camice, fra le pieghe di un bilancio magro, sofferente e agonizzante”. Il gruppo consiliare Mpa, composto da Alfonso Vassallo, Riccardo Mandracchia e Aurelio Trupia, vuole condividere con le famiglie agrigentine il raggiungimento di un traguardo che, seppur minimo, risulta però indicativo e certamente significativo. Il risultato è il ritocco verso il basso delle aliquote Tasi e Imu 2014. Ieri sera il Consiglio comunale ha dato il via libera alle misure economiche e ai relativi regolamenti.
“Alla fine siamo riusciti a contenere il peso fiscale a carico dei contribuenti – affermano gli esponenti del movimento per l’autonomia – anche se non è stata una passeggiata. Il risultato lo abbiamo portato a casa perché l’intero Consiglio ha fatto letteralmente barricata. Per una volta abbiamo messo noi con le spalle al muro la macchina burocratica di Palazzo dei Giganti, che è quella con cui oggi occorre misurarsi e relazionarsi in assenza di un organo esecutivo con connotazione politica. La proposta originaria, proveniente dal Settore Contabile e Finanziario dell’Ente, prevedeva, per quanto riguarda la Tasi, l’applicazione del 2,9 per mille sia per le prime che per le seconde case. La battaglia di Aula Sollano ha portato alla riduzione di 4 punti percentuali per le abitazioni principali e di un punto percentuale per i secondi immobili. Inoltre ci sarà un bonus di 100 euro a beneficio delle abitazioni principali con rendite catastali fino a 400 euro. E nel regolamento su nostra precisa indicazione, poi condivisa responsabilmente dall’intera Assise, – sottolineano Vassallo, Mandracchia e Trupia – è stato inserito ed approvato un emendamento, esteso ad entrambi i tributi, che consentirà al soggetto passivo dell’imposta di potere affidare in comodato d’uso a parenti in linea retta, entro il primo grado, le seconde case con rendite catastali fino a 500 euro, limite imposto dalla normativa in materia. Nella fattispecie verranno equiparate, se utilizzate con queste finalità, alle abitazioni principali evitando così di essere soggette anche al pagamento dell’Imu, la cui aliquota è stata fissata all’8,6 per mille, e di non subire, rispetto alla stessa Tasi, l’aliquota più alta che è stata stabilita nella misura del 2,8 per mille. Un risparmio non di poco conto – evidenziano Vassallo, Mandracchia e Trupia – dal momento che quanti rientreranno in questa specifica casistica non solo eviteranno l’Imu, ma andranno a pagare anche una Tasi più leggera, dettata dall’aliquota del 2,5 per mille. Su questo punto siamo stati intransigenti – proseguono i consiglieri comunali Mpa – e ci riteniamo soddisfatti per l’obiettivo raggiunto, le cui agevolazioni gli agrigentini potranno toccarle con mano. Avremmo voluto fare certamente di più, ma i conti al Comune di Agrigento, con tanto di certificazione dello stesso Ufficio di Ragioneria, ma anche dalla Corte dei Conti, risultano così precari e deficitari, per precise responsabilità di chi ha avuto in mano le redini di questa città negli ultimi anni, che le operazioni compiute ieri sera sanno di miracoloso. Eppure l’ex sindaco Zambuto ci aveva riempito la testa con il risanamento. Venga ad illustrarci la relazione di fine mandato in Aula, venga a dirci come stavano e stanno realmente le cose dal punto di vista finanziario. In alternativa questo compito spetterà, perché normato, al Segretario Generale o al Dirigente del Settore Contabile. Se la dobbiamo fare, facciamola allora seriamente e fino in fondo l’operazione verità sui numeri di Palazzo dei Giganti” – concludono Vassallo, Mandracchia e Trupia.