«Tutti i governi da anni stanno chiedendo continui sacrifici ai lavoratori pubblici, lasciandoli senza contratto dal 2009 e con gli stipendi fermi ai valori insufficienti del 2010.
Se a ciò si affianca il giudizio, pessimo, sull’assenza di una pianificazione organica di riforma della PA, possiamo capire perché il nostro datore di lavoro è considerato il peggiore di tutti, perché prende decisioni sempre contro i suoi lavoratori.» dichiara Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione UNSA-Confsal.
«Tutto ciò è assurdo» dichiara il Segretario «La nostra battaglia non è solo per il rinnovo del contratto ma è anche volta alla difesa delle stesse istituzioni per le quali lavoriamo da anni, a cui vengono sottratte risorse al punto con tagli lineari scriteriati che provocano il collasso operativo delle strutture. Ma soprattutto diciamo basta agli insulti ricevuti: il Premier Renzi ci dice anche quando parlare e come scrivere… ebbene gli rispondo da cittadino e in qualità di sindacalista… “Signor Presidente del Consiglio, bell’esempio di democrazia!”»
«Diciamo basta all’attacco ai lavoratori con la compressione dei diritti e del potere d’acquisto del salario. E diciamo basta a questo continuo attacco al sindacato che ha comportato l’ulteriore taglio dei permessi e dei distacchi dopo che c’era già stata nel 2009 la decurtazione ad opera dell’ex Ministro Brunetta.» afferma Battaglia.
«In questo Paese le decisioni della classe politica stanno violando anche la Costituzione, che assicura il diritto inviolabile alla giusta retribuzione. Per esprimere la nostra contrarietà a questo trattamento e per chiedere al governo di risolvere con la Legge di Stabilità il dramma delle retribuzioni dei dipendenti pubblici bloccate ai valori del 2010 e lo sblocco del contratto, L’UNSA riempirà il giorno 11 ottobre Piazza Ss. Apostoli a Roma con la nostra grande onestà e con chi lavora ogni giorno per questo paese.»