In seguito al naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013, che ha suscitato molta indignazione e commozione, pochissime azioni concrete sono state messe in atto, oltre all’Operazione Mare Nostrum. Come conseguenza almeno duemila persone sono morte solo nel 2014 nel tentativo di raggiungere le nostre coste affidando le loro vite a crudeli bande criminali.
Sabato 27 settembre a Porta di Ponte, dalle ore 10:00, sarà presente un’alta rappresentanza delle direzioni delle Sezioni Italiana, Tedesca e Francese di Amnesty International: verranno raccolte firme a sostegno di un appello rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi perché durante il semestre di turno della Presidenza Europea l’Italia chieda agli stati membri dell’Unione Europea che le persone vengano prima delle frontiere.
John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International ha dichiarato: “I paesi europei vogliono impedire alle persone di giungere in Europa ad ogni costo, costringendo gente disperata a intraprendere viaggi sempre più pericolosi. Gli stessi paesi hanno messo a disposizione un numero misero di posti per il reinsediamento di rifugiati in fuga da conflitti come quello siriano. Un deciso aumento di tale disponibilità potrebbe offrire una speranza di vita ai rifugiati e ridurre il numero di coloro che sono costretti a intraprendere traversate rischiose”.
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