“Siamo seriamente preoccupati per i disagi ai cittadini e per il malfunzionamento del servizio di tesoreria nei confronti del Comune”. Il sindaco di Sant’Angelo Muxaro, Lorenzo Alfano, prende posizione dopo la comunicazione ufficiale da parte della Direzione del Banco di Credito Cooperativo di San Biagio Platani di ridurre, a partire da fine mese, l’apertura della filiale a due giornate settimanali: martedì e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30.
“E’ vero che siamo un piccolo centro – sottolinea il sindaco – così come è vero che la crisi economica e la mancanza di lavoro rappresentano un inevitabile deterrente rispetto ai movimenti bancari, ma non credo che la mia comunità sia messa male, tale da potere giustificare e spingere l’Istituto di Credito, che è il solo ad operare nel paese, a compiere questa scelta, per noi, certamente penalizzante. Meritiamo e pretendiamo rispetto, tenuto conto anche che questa decisione ci è stata notificata solo dopo la sottoscrizione della convenzione per il rinnovo del servizio di tesoreria. Non si può sfruttare il territorio quando le cose vanno bene e praticamente scaricarlo nel momento di difficoltà, determinata, tra l’altro, da dinamiche negative e fattori sfavorevoli che hanno una dimensione nazionale ed internazionale. Per la banca, alla luce di questo provvedimento, conta solo il profitto, raggiungere un utile – osserva Alfano – e l’aspetto sociale allora che fine ha fatto? Bisogna dedurre, che non ha più valore. Il valore è solo e soltanto quello di natura economica. Poi se una collettività ed un Ente vengono privati di un importante servizio, forse quello non interessa a nessuno. A me invece interessa, eccome e mi provoca pure sofferenza – assicura il sindaco di Sant’Angelo – lo stesso vale per i miei assessori e per l’intero Consiglio comunale. Tutti assieme, questo lo posso assicurare, faremo quanto è nelle nostre competenze e nelle nostre possibilità – conclude Lorenzo Alfano – affinché il Banco di Credito Cooperativo di San Biagio Platani torni sui suoi passi e provveda a rivedere la decisione, anche perché non si tratterebbe di due giornate di apertura, ma di due mezze giornate visti gli orari limitati alla sola mattinata”.