“Da imprenditore agrigentino e da presidente della squadra di calcio della città, mi duole profondamente dover prendere atto che nel prospetto dimostrativo delle entrate e delle spese relative ai servizi pubblici “a domanda individuale” del bilancio di previsione dell’ anno 2014 del Comune di Agrigento, l’Ente preveda ben 492mila e 500 euro nella voce “Impianti sportivi”.
Volendo tralasciare con non poca amarezza le condizioni in cui versano le strutture cittadine (dalla piscina – ormai chiusa da mesi – ai campetti in giro per la città), ricordo che la società che mi onoro di presiedere ha da sempre fatto proprie le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio “Esseneto”.
Ad oggi, tra manto erboso, quadri elettrici e interventi edilizi vari, abbiamo speso oltre 50mila euro. Eppure veniamo a sapere dagli organi di informazione che nel corso dell’elaborazione del bilancio di previsione 2014 viene indicato quasi mezzo milione di euro per i costi delle strutture sportive”.
A parlare è l’imprenditore agrigentino, nonché presidente dell’Akragas calcio, Silvio Alessi, che continua: “verrebbe da chiedersi come vengono spesi questi soldi e bisognerebbe capire il perché non vengano concessi aiuti economici alle realtà sportive della città che, come ad esempio l’Akragas (ma come anche tante altre associazioni) smuovono ogni settimana migliaia di agrigentini (e non solo).
A mio avviso serve una seria riflessione sulla gestione della cosa pubblica : Agrigento non può permettersi ancora simili mortificazioni, non si può e non si deve più assistere a scene tragicomiche in cui il privato deve sopperire alle mancanze dell’ ente pubblico, salvo poi venire a sapere che vengono impiegate somme stratosferiche per strutture “abbandonate” – ha concluso l’ imprenditore agrigentino.
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