Ormai è guerra aperta tra il leader siciliano di Forza Italia, Enzo Gibiino, e il deputato, Saverio Romano, che rappresenta l’altra anima del partito vicina a Raffaele Fitto.
Infatti, pochi giorni addietro, Gibiino ha proceduto alla nomina dei coordinatori del partito a Catania; decisione non condivisa da Romano, il quale ha contestato la scelta di coordinatori nominati dall’alto.
Si paventa addirittura una scissione, all’interno di Forza Italia, del gruppo che fa capo a Saverio Romano.
Gibiino ricorda che «con queste nomine si avvia la prima fase di organizzazione del movimento nel Catanese. Il 30 novembre scadrà infatti il termine per l’adesione a Forza Italia, dal 15 dicembre si avvierà la fase assembleare che coinvolgerà tutti i comuni siciliani». Gibiino ha precisato di aver scelto i nomi «sentiti i parlamentari eletti nel territorio».
Metodo non condiviso assolutamente da Saverio Romano il quale dichiara: “Leggo dalla pagina Facebook di Gibiino che sta procedendo a nominare coordinatori, a distribuire incarichi e medaglie in tutto il territorio siciliano. Senza voler entrare nel merito delle scelte degli eventuali beneficiati, rilevo la illegittimità delle nomine, non prevista e non coperta da previsioni statutarie”.
Già qualche giorno fa Romano aveva contestato le nomine calate dall’alto con le seguenti dichiarazioni: “Auspico ad un confronto aperto, oggi non ci sono più le sezioni dei vecchi partiti. Servono momenti di scelta della classe dirigente dando la possibilità anche a chi un giorno prima del congresso si registra e vota, di eleggere coordinatori comunali, regionali, fino ai delegati al congresso nazionale. In questa ipotesi non hanno ragione d’essere coordinatori nominati dall’alto”.