Nell’ambito delle iniziative per gli 80 anni dalla consegna del Nobel per la Letteratura a Luigi Pirandello, il prossimo 10 dicembre, alla Biblioteca Museo Luigi Pirandello di Agrigento sarà inaugurata una nuova mostra permanente. Si tratta di documenti originali e manoscritti con firme autografe dei più grandi scrittori siciliani e non soltanto del drammaturgo agrigentino. Sarà inoltre esposta una copia della pergamena che Pirandello ricevette il 10 dicembre del 1934 a Stoccolma dal re di Svezia Gustavo V. L’originale è custodito nella casa romana dello scrittore, divenuta un museo. “Per il suo audace e ingegnoso rilancio dell’arte drammatica e scenica” riportava la pergamena nelle motivazioni del premio. “E’ la prima volta che dei manoscritti autografi di alcuni tra i più grandi autori siciliani di fine ‘800 e del ‘900 verranno fruiti dalla collettività – spiega il direttore della Biblioteca Museo e della Casa Natale di Pirandello, Enzo Caruso -. Ricercatori, studiosi, studenti e turisti potranno ammirare i testi che fanno parte dell’archivio documentale del Museo”.
Sempre il 10 dicembre alla Biblioteca Museo è in programma, dalle 10, “Incontro con l’autore: Stefano Milioto”, saggista, scrittore, presidente del Centro Studi Pirandelliani ed intimo amico di Enzo Lauretta. Nel pomeriggio, dalle 16,30, alle Officine delle Arti di via Celauro, Pirandello Stable Festival presenta “Le voci di Pirandello – Due giorni a Stoccolma”, azione scenica ideata e diretta da Mario Gaziano con Ilaria Bordenca, Franco Di Salvo, Maria Grazia Castellana, Alfonso Marchica, Alfio Russo, Angelo Provenzano, Oriana Paolocà, con Nenè Sciortino e la partecipazione di Nino Bellomo. Introdurrà Nino Agnello. Dalle 17,30, invece, alla Biblioteca Museo Pirandello, sarà il momento di “Pirandello e la cultura agrigentina” a cura del Laboratorio Vallicaldi e con il coordinamento di Beniamino Biondi. Tra gli ospiti Tano Siracusa, Giandomenico Vivacqua, Matteo Collura e Fausto D’Alessandro.
Nel corso della serata sarà proiettato un cortometraggio realizzato dagli studenti del Liceo Classico “Empedocle” su un testo di Pirandello. “Un momento di scambio dialettico e di confronto serrato – afferma Beniamino Biondi – affidato ad alcuni uomini di cultura della città, non più per celebrare la nascita o la morte dal grande drammaturgo agrigentino, ma per ricordare il momento in cui Pirandello appartiene al mondo con la motivazione del suo audace tentativo di perpetuare ai massimi livelli drammatici l’arte del teatro. Un Pirandello, dunque, non più locale, semplicemente agrigentino, ma innovatore della cultura del novecento, capace di suscitare ancora interrogativi contemporanei stimolando analisi critiche e tracce di influenza artistica”
Atteso il gran finale il 14 dicembre al Teatro Pirandello con Paola Pitagora e tanti altri ospiti.