La Cisl in tutto il territorio nazionale mira a realizzare un patto sociale per cambiare il paese, un sistema di iniziative e progetti in grado di attenuare gli effetti della crisi attraverso politiche sociali di contrasto alla povertà e lotta agli sprechi.
La Cisl, ad Agrigento ha stabilito di avviare già dal primo mese del nuovo anno delle iniziative volte a fissare, sopratutto laddove si utilizzano risorse pubbliche ed i soldi dei contribuenti, in tutti gli ambiti, processi che abbiano la massima trasparenza ed evidenza pubblica allo scopo di garantire servizi di qualità a costi moderati.
Il Segretario della Cisl di Agrigento annuncia che: “A partire dal 12 gennaio 2015 presso tutte le sedi Cisl della provincia ed a cadenze periodiche nelle principali piazze dei comuni, avvieremo una raccolta firme tra i cittadini per sostenere la nostra prima iniziativa denominata “1 centesimo per riappropriarci dell’Acqua”.
La Cisl sosterrà la modifica tariffaria del Servizio Idrico Integrato di AGRIGENTO.
“Tendiamo – afferma Maurizio Saia – ad una sostanziale riduzione del costo a carico del cittadino, ad un’unica fascia di consumo, all’eliminazione della maggiore tassazione per l’acqua fornita nella seconda casa, all’abolizione della quota fissa, al conguaglio annuale con fatturazione semestrale dei consumi e all’erogazione di acqua potabile tutti i giorni. Chiediamo inoltre- continua il Segretario- che venga fornito dal gestore, un servizio adeguato al minor costo possibile nel rispetto dell’ambiente, dei clienti, dei fornitori e del personale aziendale diretto ed indiretto. Ovviamente riteniamo di dovere richiamare ciascuno alle proprie responsabilità. Riteniamo doveroso, oltre che necessario, un controllo certificato da parte dell’Ato Idrico che, ricordiamo, ha il compito di garantire un ottimale approvvigionamento d’acqua potabile, privilegiando la qualità nel rispetto dell’ambiente e di tutelare il consumatore, stante il regime di monopolio in cui operano i gestori del “Servizio idrico integrato”: (captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua, collettamento e depurazione delle acque reflue).
Tutto questo perché la gestione incide troppo sulle tasche dei cittadini e si presume che inciderà sempre di più attraverso aumenti tariffari, sopratutto a causa dei futuri lavori per il rifacimento delle reti idriche, costo che graverà per il 30% della spesa complessiva sugli utenti e per l’altro 70% su finanziamenti pubblici.
La Cisl ritiene imprescindibile dare evidenza pubblica agli appalti, alle assunzioni di personale e alle forniture, tutto ciò diventa necessario per dare garanzie ai cittadini, affinchè non si speculi su un bene pubblico.
“Stiamo attenti – ribadisce Maurizio Saia – l’acqua è un bene comune, fonte di vita ma non di reddito per alcuni. Stiamo attenti a non attribuire all’acqua il valore di qualsiasi altra merce, stiamo attenti a non porla sul mercato come qualsiasi altro bene a rilevanza economica. L’acqua deve ritornare ad essere un bene accessibile a tutti. Attraverso la raccolta delle firme, la Cisl invita tutti i cittadini affinchè, insieme, si richieda ai Sindaci dei Comuni, all’Ato Idrico ed al Commissario straordinario la convocazione dell’assemblea dei soci per rimodulare quanto da noi richiesto.