Si è svolta anche quest’anno a Santa Elisabetta la tradizionale Pastorale di “Nardu”. Organizzata ogni 6 gennaio, giorno dell’Epifania, nel piccolo paesino della provincia di Agrigento un normale pomeriggio si trasforma in un vero e proprio sogno antico. Anche quest’anno tanta la partecipazione e l’entusiasmo per questa quasi magica “sceneggiata” che riproduce la vita pastorale e il lavoro nei campi.
Il copione della sagra, rispettato quasi sacralmente, ha visto anche quest’anno la partenza dalla Chiesa Madre, la transumanza per le vie del paese di pastori e altre figure tipiche, e l’arrivo, nel primo pomeriggio, in Piazza San Carlo, vero fulcro della Pastorale. Qui, infatti, si svolge la vera recita con attore protagonista Nardu, pastore ingenuo e burlesco, che con vari riti e vecchie usanze, accompagna il sole al tramonto, aspettando l’arrivo dei re magi e la successiva processione cristiana.
Una delle più antiche sagre popolari siciliane che deve essere vista almeno una volta nella vita per capire realmente la vita passata della nostra amata terra.