Il commissario straordinario Alessandra Di Liberto ha approvato lo schema di convenzione per il ricorso al Libero Consorzio Comunale di Agrigento per l’espletamento di gare d’appalto per conto dei Comuni della provincia.
Con questo atto i Comuni non capoluogo di provincia procederanno all’acquisizione di lavori, beni e servizi avvalendosi dei competenti uffici della Provincia Regionale di Agrigento ora Libero Consorzio o nell’ambito delle unioni dei comuni già costituiti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni.
Dal primo gennaio, quindi, è obbligatorio per i comuni inferiori ai 10 mila abitanti di affidare forniture e servizi tramite il Libero Consorzio o altre centrali di committenza. Tale obbligo viene esteso agli appalti di lavori a partire dal 1 lugio di quest’anno. Per i comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti l’obbligo scatta, dal 2015, per le gare oltre i 40 mila euro.
Nello schema approvato dal commissario Di Liberto vengono regolari i rapporti tra i comuni e il Libero Consorzio per ogni singola gara.
I comuni dovranno fare richiesta al Libero Consorzio di espletare la gara che verrà svolta dai Gruppi Contratti e gare del Settore Servizi Sociali, Contratti e Gare e Concessioni.
Come previsto dalla legge, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture non rilascia il codice identificativo gara (CIG) ai comuni non capoluogo di provincia che procedano all’acquisizione di lavori, beni e servizi in violazione degli adempimenti previsti dalle vigenti norme che prevedono l’utilizzo delle centrali di committenza. Questo in virtù della necessità di ridurre le spese degli uffici e assicurare una maggiore trasparenza.
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