“I nostri dipendenti non hanno ricevuto lo stipendio del mese di febbraio. Non ci sono soldi in cassa a sufficienza. Non perchè li abbiamo sciupati, bensì abbiamo anticipato somme che non ci sono state puntualmente restituite”.
Lo dichiara il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, che precisa: “C’è un decreto che assegna al Comune di Racalmuto €. 400.000 del contributo regionale dovuto per l’anno 2014; è firmato e pubblicato ma i soldi non arrivano. Come non arrivano €. 700.000,00 di finanziamento regionale dovuto per gli stipendi dei lavoratori contrattisti sempre dell’anno 2014. E in atto una profonda riorganizzazione del sistema di finanziamento degli Enti Locali. Lo Stato riduce progressivamente i trasferimenti, gli unici che venivano erogati con una certa puntualità, che vengono colmati con le tasse local. I Comuni sono così in balia della crisi economica, che impedisce alle famiglie e alle imprese di poter onorare puntualmente le scadenze fiscali, e dei tempi incerti della Regione Siciliana.
Inoltre – prosegue Messana – sui Comuni gravano le spese dei servizi sociali che per legge dovrebbero essere a carico della Regione Siciliana – ricoveri, trasporto alunni pendolari, assistenza minori italiani e stranieri – ma che lo sono soltanto sulla carta, perché negli anni la compartecipazione regionale si è radicalmente ridotta o gli accrediti avvengono con anni di ritardo. Si pensi che per i minori stranieri non accompagnati nell’anno 2014 – peraltro assegnati dalla Questura e poi dal Giudice Tutelare sol perché qui si trova una struttura di accoglienza e non perchè i minori si trovassero nel nostro territorio – il Comune di Racalmuto ha affrontato costi per circa €. 70.000,00, a fronte di un contributo di circa €. 20.000,00.
Questo sistema non può reggere e rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalla nostra comunità per scongiurare il dissesto finanziario. Il Comune è stato in questi anni centro di spesa di servizi statali e regionali, coperti con il meccanismo dei trasferimenti. Se questi trasferimenti diminuiscono, ritardano o divengono assolutamente incerti, l’erogazione dei servizi apre voragini finanziarie e produce contenziosi dai costi altissimi, che minano sempre più gli equilibri di bilancio. Va ripensato anche il meccanismo di pagamento del costo dei rifiuti, che non può essere anticipato con fondi propri dal Comune, e prevedere un sistema di pagamento con bollette bimestrali o trimestrali, come per i servizi a rete, luce acqua e gas.La stragrande maggioranza dei nostri dipendenti vive di stipendio ed è un dovere, prima etico e poi giuridico, onorare alla scadenza il pagamento. Chiederò un incontro con il Prefetto e il Governo Regionale, ai quali rappresenterò la insopportabile gravità di questa situazione. Al più presto ci siano liquidati i soldi che ci spettano per consentirci di poter garantire le funzioni essenziali ai nostri cittadini” conclude Messana.