Gueli e Alfano: il 25 marzo ci raduneremo assieme ai consigli comunali in Piazza Parlamento
“Il prossimo 25 marzo saremo a Palermo, in piazza Parlamento, assieme ai consiglieri comunali, per ribadire la nostra ferma opposizione alle gestione privata dell’acqua”.
Lo annunciano i sindaci di Sant’Angelo Muxaro e S. Elisabetta, Lorenzo Alfano e Mimmo Gueli, al termine della trasferta, nel segno della protesta contro il silenzio della Regione, andata in scena ieri sera nel capoluogo siciliano che ha visto protagonisti gli amministratori di una trentina di Comuni dell’Agrigentino impegnati nella battaglia a favore del servizio pubblico delle risorse idriche.
“Siamo stati tutti ricevuti dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – spiegano Alfano e Gueli – a cui abbiamo rappresentato le nostre sacrosante ragioni che poi non sono altro che quelle rassegnateci dalle comunità che amministriamo. Ardizzone ci ha assicurato l’impegno per l’esame del disegno di legge in tempi rapidi e ci ha prestato attenzione anche sulla richiesta che nell’immediato si scongiuri il paventato rischio di consegnare gli impianti idrici alla società privata, dal momento che c’è una diffida che incombe sugli Enti, come i nostri, che gestiscono ancora, e per fortuna, il servizio in proprio. Noi comunque non molliamo e non molleremo. C’è un gruppo di sindaci unito e deciso ad andare avanti fino in fondo a salvaguardia di questo prezioso bene comune nell’interesse delle popolazioni. Anche perché è emblematica la situazione che si sta vivendo attualmente, sappiamo tutti come stanno andando le cose nella nostra provincia. Tant’è che i sindaci dei Comuni che hanno già consegnato le reti, parecchi dei quali presenti con noi ieri sera a Palermo, si stanno ora attivando per provare a tornarne in possesso, dopo avere constatato che a fronte di un servizio non certo impeccabile ed efficiente i cittadini ricevono bollette salate. Finito l’incontro con il Presidente Ardizzone – concludono i sindaci di Sant’Angelo Muxaro e Santa Elisabetta – ci siamo trasferiti in gruppo a Sala d’Ercole, dove erano in corso i lavori d’aula. Lì, in modo pacifico e democratico, abbiamo tutti indossato simbolicamente la fascia tricolore, dichiarando così apertamente la nostra presenza all’interno dell’Ars in modo da sensibilizzare su questa delicata materia il Governo Crocetta e i Parlamentari, i quali saranno chiamati, auspichiamo noi in tempi brevi, ad esprimersi e a varare una legge di riforma che restituisca il servizio idrico in mano pubblica e metta così fine a questa querelle prima che sia troppo tardi, tenuto conto di quanto previsto nello specifico dal Decreto “Sblocca Italia”.