“Una cosa e’ dire: mi trovavo con Gallo a Milano, era stato invitato a prendere un caffe’ con Berlusconi e ci sono andato pure io, un’altra cosa e’ dire: io sono andato li per testimoniare che quello era un galantuomo rispetto all’ipotesi che potesse essere coinvolto in un procedimento per concorso in omicidio di mafia. Per cui le dimissioni di Zambuto sono un atto dovuto”.
Lo sostiene il governatore siciliano Rosario Crocetta, intervenendo nel merito della vicenda di Marco Zambuto, dettosi pronto a dimettersi da presidente del Pd siciliano.
“Aveva il dovere di dire anche a noi queste cose, per le implicazioni che hanno. Un caffe’ a casa Berlusconi non e’ grave, mentre le motivazioni che ha reso pubbliche lo sono”.