La deputato Nazionale del PD, Maria Iacono, si è rivolta al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, per sapere se e quali iniziative il Governo intenda assumere alla luce del recente provvedimento della Regione Siciliana che ha di fatto soppresso il servizio trasporto emergenza neonato di Agrigento unitamente al servizio di trasporto materno assistito.

Inoltre, nell’atto Parlamentare , presentato nella giornata di ieri ,la stessa Maria Iacono ha chiesto di quali elementi disponga il Governo nazionale, per quanto di competenza, affinché non siano pregiudicati irrimediabilmente servizi indispensabili ed i livelli essenziali di assistenza.

La Parlamentare Nazionale del Pd ha poi aggiunto: “con il Provvedimento , varato dalla Regione, si è ritenuto di cancellare postazioni fisse di trasporto di emergenza neonatale ritenuti assolutamente vitali e strategici, tanto per l’essenzialità di un servizio irrinunciabile, quanto per la loro collocazione logistica che, stante le condizioni in cui versa la viabilità siciliana, li rendono presidi a cui non si può e non si deve rinunciare e rispetto ai quali far prevalere logiche di spending rewiew appare inopportuno.”

“Si prenda il caso dello STEN di Agrigento: la Provincia di Agrigento è la quarta per numero di abitanti, numero di Comuni, estensione territoriale e strutture sanitarie pubbliche e private di cui 5 dotate di unità operative di ginecologia ed ostetricia e con quasi 4.000 parti nel 2014,
in base a quanto previsto dal decreto , scompare Agrigento come punto STEN ed Enna diventala sede operativa a cui rivolgersi oltre che per Caltanissetta anche per Agrigento.”

“Alla luce di quanto previsto dal provvedimento, va detto che le condizioni delle reti stradali di collegamento fra le Province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, sono assolutamente precarie e versano in condizioni strutturali drammatiche, pertanto si è nell’impossibilità di mettere in rete servizi sanitari in comune.”

“Pensare di affrontare un’emergenza riguardante un bambino nato a Sciacca piuttosto che a Montevago e che necessita di immediate cure, trasferendolo ad Enna, a quattro ore di strada pessima e dissestata, appare un grave oltraggio all’incolumità ed alla sicurezza dei nostri bambini.”

“Appare infatti di tutta evidenza,” ha concluso Maria iacono, “ che, quando si programmano servizi di emergenza che salvano la vita, specie trattandosi di bambini appena nati, la tempestività appare una variabile dirimente e il tema della loro accessibilità e prossimità, dal punto di vista logistico, diventa assolutamente centrale.”

“In questo senso ho chiesto al governo nazionale di intervenire con tempestività per impedire che la tragedia che ha recentemente colpito la Sicilia, con la drammatica morte della piccola Nicole, si possa ripetere.”