Questa mattina, alle ore 10.00, presso l’Aula Verde dell’ITC “M. Foderà” di Agrigento ha avuto luogo la presentazione del libro “All’ombra di un ficus” dello scrittore Pippo Bellone. L’evento è stato aperto con i saluti del Dirigente Scolastico, Dott.ssa Patrizia Pilato, cui sono seguiti gli interventi della Giornalista Prof.ssa Margherita Biondo e della Psicologa Dott.ssa Gabriella Sacchi.

La Prof.ssa Biondo ha relazionato sui contenuti del libro illustrando le fasi del racconto e le motivazioni che hanno indotto l’autore a scriverlo. La Dott.ssa Sacchi si è soffermata sul fenomeno della memoria con riferimento particolare alle emozioni attraverso un’illustrazione grafica delle stesse che ha coinvolto i presenti.

Le letture sono state curate dagli attori Salvo Preti e Zaira Picone.

Un’interessante iniziativa rivolta agli studenti del Foderà i quali hanno avuto modo di confrontarsi con l’autore sugli attuali temi trattati nel testo che riguardano i fenomeni dell’immigrazione italiana e i legami con la terra di origine e con la famiglia. Nel romanzo, pubblicato dalla Casa Editrice “AmicoLibro” nella collana Le Dune, Bellone racconta infatti, in versione autobiografica, le proprie aspettative, le paure, i sogni, i progetti e le sensazioni che dalla Svizzera, dove per anni è vissuto come emigrato, lo hanno indotto a volere recuperare il rapporto con il passato in Sicilia. Tutti argomenti che hanno stimolato l’interesse e la curiosità degli studenti i quali hanno posto all’autore diverse pertinenti domande e si sono piacevolmente intrattenuti ad ascoltarlo in un costruttivo ed interessante dibattito.

Si ricorda che Pippo Bellone, il quale vive a Montescaglioso in provincia di Matera, è anche autore dei romanzi “Partire con un treno” e “Aprire una finestra” incentrati sulla sua vita da emigrato in Svizzera e sulle relative difficoltà all’integrazione nonché sulla propria infanzia nel paese natio. Temi fondamentali delle sue opere sono sia la nostalgia per la propria terra che la tragedia del terremoto nel Belice avvenuto nel gennaio del ‘68. Non bisogna, tuttavia, dimenticare l’instancabile opera di Bellone anche come promotore di iniziative editoriali e di scopritore di nuovi talenti.

Il suo impegno con la casa editrice “Amicolibro”, di cui è fondatore e Presidente, gli consente oggi di svolgere un ruolo importante, anche di mecenate, con la diffusione di opere letterarie su tutto il territorio nazionale.