“Dove stavano gli ambientalisti di MareAmico quando la casa abusiva che oggi sta per crollare veniva costruita nell’indifferenza generale? Troppo facile lanciare oggi appelli ipocriti e demagogici dopo aver taciuto per anni davanti all’illegalità e al malaffare diffuso”.
Lo dichiara il candidato sindaco di Agrigento di Noi con Salvini, Marco Marcolin.
“Se è vero, come sostiene Claudio Lombardo, che quando negli anni sessanta è proliferato l’abusivismo ad Agrigento MareAmico aveva i pantaloni corti, è altrettanto vero che negli anni ottanta hanno preso la maturità e nei novanta la laurea. Nel frattempo sono passati trentacinque anni e solo oggi si sono accorti di una casa abusiva. Un po’ pochino”, prosegue Marco Marcolin.
“È troppo facile continuare a scaricare la colpa su chi c’era prima affidandosi all’omertà e nascondendosi nell’ombra. Noi porteremo alla luce tutti i casi di malaffare di cui verremo a conoscenza per scrivere una volta per tutte la parola fine a queste pratiche indegne di un Paese civile. Agrigento merita un sindaco che non ha paura di denunciare fin da subito tutte le situazione di illegalità e che vuole fare di questa città un esempio di legalità, trasparenza e sicurezza per tutti i cittadini onesti”.
“Quella casa, che va immediatamente abbattuta, è il simbolo del malcostume e del torpore che ha caratterizzato la classe politica e alcune associazioni nel passato. Noi vogliamo spezzare questa catena di omertà, e in alcuni casi di complicità, che ha portato la città di Agrigento a vivere in una condizione di illegalità e abusivismo diffuso. Bisogna dare un taglio netto al passato, per fare in modo che certe situazioni indegne di un Paese civile non si ripetano mai più e che ad Agrigento torni a regnare la legalità, l’ordine e la pulizia. Noi vogliamo una città all’altezza dei suoi cittadini, e non alla bassezza di una classe politica corrotta che, nel migliore dei casi, ha voltato lo sguardo dall’altra parte davanti a circostanze ignobili come l’abusivismo edilizio”.