Si infiamma la campagna elettorale ad Agrigento.
Al centro del dibattito ancora il rigassificatore – e non solo – ed è un fuoco di fila contro Lillo Firetto candidato sindaco di Agrigento che nella qualità di ex sindaco di Porto Empedocle è stato da sempre favorevole alla realizzazione dell’impianto.
Giuseppe Arnone, anche lui candidato sindaco, ha presentato una denuncia, contro Lillo Firetto, ai procuratori della Repubblica di Agrigento e di Roma con la quale ipotizza, proprio avendo come scenario la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, tutta una serie di presunte gravissime irregolarità che ora passeranno al vaglio degli inquirenti per accertare se – come ipotizza sempre Arnone – configurino eventuali responsabilità penali tra le quali una presunta corruzione.
Firetto aveva già chiesto alla magistratura la rimozione e la cancellazione di alcuni post e manifesti pubblicati da Arnone anche su facebook. Il procedimento è in corso ed ha fatto registrare uno scambio di “memorie” tra le parti.
La vicenda si arricchisce ora della denuncia presentata da Arnone.
Con Firetto che a proposito delle prime denunce presentate da Arnone , aveva già replicato sostenendo fra l’altro che “per comprendere appieno la sua credibilità basterebbe ricordare che in precedenti consultazioni elettorali, sia amministrative che regionali, proprio lui è stato tra i miei più attivi sostenitori e che il Presidente nazionale di Legambiente ha ritenuto opportuno di puntualizzare che Arnone “parla esclusivamente a titolo personale” .
Lo scontro tra Arnone e Firetto, al di là dell’esito delle elezioni, sembra essere solo all’ inizio.
Firetto sicuramente come è già avvenuto in occasione delle prime accuse lanciata da Arnone non se ne starà con le mani in mano per cui non è improbabile una nuova controreplica, con eventuali iniziative giudiziarie a sua tutela