L’assemblea cittadina AgrigentoManifesta comunica che, tenuto conto delle previsioni meteorologiche sfavorevoli ad un evento da svolgersi all’aperto come programmato, il confronto con i candidati sindaco avrà luogo alle ore 18 di domenica 17 presso l’oratorio di Via De Castro, traversa di Via Duomo antistante all’accesso al Museo Diocesano. I candidati presenti saranno cinque su sette: Silvio Alessi, Giuseppe Arnone, Andrea Cirino, Emanuele Dalli Cardillo e Giuseppe Di Rosa. Ai quesiti, proposti dai cittadini, raccolti tramite un modulo online e sottoposti dai moderatori designati dall’assemblea, occorrerà fornire risposta nel rispetto del tempo massimo indicato.
Lillo Firetto, che ha comunicato la sua astensione dai confronti con gli altri candidati, sarà alla stessa ora a San Leone,nella sala conferenze dell’hotel Dioscuri, per partecipare ad un incontro dal tema “Un impegno civico per rigenerare Agrigento” organizzato dai candidati di Agrigento Rinasce e Agrigento Cambia.
Parteciperanno anche i candidati delle altre liste che sostengono il progetto civico di Lillo Firetto. Il candidato sindaco interverrà sulle linee programmatiche e concluderà i lavori.
Sulla decisione di Firetto interviene il candidato Giuseppe Di Rosa: «Non è più il tempo dei monologhi compiacenti e organizzati a tavolino. La Politica è sempre più confronto, anche serrato e vivace, tra i cittadini e, soprattutto, tra coloro che si propongono per essere scelti dai cittadini».
«È stupefacente . aggiunge Di Rosa – che un politico di ormai lungo corso come Firetto, già candidato al Parlamento nel 1994, poi sindaco a Porto Empedocle per due legislature e deputato alla Regione, fugga dal contraddittorio e dalla dialettica tra elettori e candidati all’elezione, calpestando le premesse fondamentali di ogni sana competizione politica ed elettorale. Quali ragioni inducono Firetto a sottrarsi alla platea popolare? Essere eletti a sindaco non significa mica superare un colloquio presso un’azienda privata. Da parte nostra proseguiremo la nostra campagna elettorale senza nasconderci, non avendo nulla da nascondere o fastidiosi scheletri nell’armadio. Il contatto diretto con il territorio, anche se spesso difficile e complesso a causa della grave congiuntura, è per noi irrinunciabile».