Quattro dei sette candidati sindaco di Agrigento, hanno partecipato all’incontro organizzato dal gruppo #AgrigentoManifesta durante il quale sono stati affrontati temi quali turismo, centro storico, inquinamento, risorse economiche e università.
Erano presenti Cirino, Dalli Cardillo, Arnone e Di Rosa. Assenti Firetto, Marcolin e Alessi: se l’assenza dei primi due, per motivi diversi, era già stata anticipata, la defaillance da parte del numero uno dell’Akragas è giunto agli organizzatori dell’evento solo mezz’ora prima del confronto. Alessi ha giustificato la sua assenza con motivi di salute, sopraggiunti poco dopo aver assistito alla partita della sua squadra all’Esseneto.
Risposte divergenti tra i vari candidati quando si è cercato di spiegare le strategie per il reperimento dei fondi. Se per Dalli Cardillo, del Movimento 5 stelle, i fondi per l’amministrazione della città devono essere reperiti “eliminando i premi letterari da 30mila euro”, per Di Rosa le risorse devono essere prese da una tassa di soggiorno e da “5mila case fantasma che ad Agrigento non pagano le tasse”.
Sul rischio inquinamento domina il tema del rigassificatore. Quando si parla dell’argomento Arnone (lista civica) si lancia in uno show, cambiando maglia e indossando una t-shirt contro l’impianto; lo stesso gesto si ripeterà tre volte nella serata con l’avvocato che si schiera anche contro Marcolin e il leader delal Lega Salvini, esponendo un’altra maglietta. Per ciò che riguarda il centro storico, tutti concordano nel pessimo sfruttamento di questo lato di Agrigento per il turismo e propongono diversi modelli: Dalli Cardillo punta al modello “Farm” di Favara, mentre Arnone, che si presenta come “l’unico candidato di sinistra”, sceglie il modello Perugia, con tanto di scale mobili.
Poi l’università: secondo Cirino (Fratelli D’Italia) bisognerebbe sfruttare dei locali in disuso, come alcuni stabili in via Atenea, e anche lui sceglie il modello dell’università di Perugia.
E sempre Cirino, al termine dell’incontro ha espresso “grande soddisfazione. Un incontro moderato in modo semplice e corretto tra tutti i candidati presenti. Una buona amministrazione deve tenere sempre conto di tutte le associazioni di giovani che esprimo interesse nella partecipazione della vita sociale e politica delle città, soprattutto in una realtà come la nostra. Purtroppo qualche candidato non ha partecipato all’incontro.