Prime grane per Firetto nella formazione della nuova giunta.

Il neo sindaco avrebbe posto il “veto” nei confronti di Aurelio Trupia l’ex presidente del consiglio comunale, indicato da Roberto di Mauro che pensava di “piazzare” un proprio fedelissimo come assessore.
Ma anche Maurizio Masone, indicato dal Pd, non è una “candidatura” ad assessore che ha entusiasmato.

Un veto, quello verso Trupia, che comunque, è bene precisarlo, non ha niente di personale. Non è che Trupia non “piace” al nuovo sindaco.
Firetto avrebbe detto a Di Mauro che non vuole nell’esecutivo ex consiglieri comunali e la regola vale pure per Trupia, che appunto faceva parte del consiglio comunale della scorsa “legislatura”.

Una “uscita”, quella di Firetto, che non sarebbe stata, diciamo, gradita a Di Mauro che a questo punto avrebbe fatto balenare l’ipotesi di un loro non ingreso in giunta. “Faccia quello che vuole” avrebbe detto.

Ma Firetto non ha alcuna intenzione di cedere e del resto era stato in campagna elettorale era stato molto chiaro. dichiarando che la deputazione regionale, compreso Di Mauro, avrebbe fatto meglio a tenersi lontana da Palazzo dei Giganti.

Vedremo, del resto mancano ormai solo poche ore e Firetto – sapendo di dovere scontentare tanti amici – comunicherà i nomi degli assessori che andranno ad affiancarsi a Mimmo Fontana, Beniamino Biondi e Giovanni Amico.

C’è comunque il Pd che non ha alcuna intenzione di farsi scavalcare da Firetto e che l’assessore preferisce sceglierselo indicando appunto Maurizio Masone , che ritornerebbe a fare l’assessore comunale, avendo ricoperto tale carica con sindaco Marco Zambuto. La regona “niente ex” vale oltre che per gli ex consiglieri vale per gli ex assessori? Il Pd non ci starebbe.

Il Nuove centro destra ed il ministro Angelino Alfano, sono già a posto, avendo indicato da tempo Giovanni Amico.

Si parla poi tanto di Elisa Virone come probabile vice sindaco. Candidatura che sta creando qualche malcontento nella squadra che ha sostenuto in campagna elettorale Firetto,

Poi ci sarà da giocare la partita – peraltro già iniziata e dagli esiti incerti – per la presidenza del consiglio per la quale ci sono parecchi contendenti agguerriti e pronti a vendere cara la pelle.
In pole position c’è Nello Hamel che ha già dato la propria piena, con Nino Amato che gli sta alle calcagna e che non avrebbe alcuna intenzione di mollare
Ma dovrà fare i conti con chi ci ha già fatto più che un pensierino come Gerlando Gibilaro e Daniela Catalano per Ncd e Marco Vullo (Pd)